Milano, costringe la compagna a prostituirsi: condannato poliziotto
Un uomo è stato condannato a Milano per aver costretto la compagna a prostituirsi. Secondo quanto riporta La Repubblica, l’imputato era un poliziotto, che però non è più in servizio nel capoluogo lombardo. L’agente e la vittima si sarebbero conosciuti nel 2017 su internet. I due avrebbero iniziato a parlare e sarebbe così nata una relazione. Durante la conoscenza la donna, che ha origini albanesi, avrebbe raccontato che appena è arrivata in Italia è stata costretta a prostituirsi. L’uomo le avrebbe raccontato di avere trentamila euro di debiti e l’avrebbe così spinta a prostituirsi: “Inizia a dirmi di ricominciare con la prostituzione per togliere i suoi debiti e andare a vivere insieme”, ha racconto al pubblico ministero Andrea Fraioli.
Secondo quanto emerso però l’uomo era sposato e la stava ingannando solo per avere i soldi. A dicembre 2017, la vittima ha poi deciso di smettere e sarebbe tornata in Albania. Il poliziotto avrebbe continuato con la sua richiesta e appena la donna gli avrebbe ribadito di non voler continuare, lui le avrebbe scritto: “Vedi, non mi ami. Se tu mi ami, non mi abbandoni così”. La stessa avrebbe trovato alcune foto con un’altra donna per poi scoprire che in realtà era sposato e che la stava ingannando solo per avere i soldi.
Quindi la denuncia datata 17 agosto 2018: “Tutto quello che guadagnavo, lo portavo a lui”. Il 12 settembre la giudice Alessandra Clemente ha condannato l’uomo a un anno e dieci mesi di carcere: l’accusa è di sfruttamento della prostituzione. Dovrà risarcire la vittima con 25mila euro. Gli avvocati difensori del poliziotto hanno invece spiegato che aspettano le motivazioni della sentenza, ma che sicuramente faranno Appello.