Lombardia: impennata di contagi a Milano, il picco atteso il 20 marzo
La crescita dei contagi da Covid 19 è tornata a farsi incisiva a Milano e non si fermerà prima del prossimo 20 marzo, quando è previso il nuovo “picco” dei casi. A riportarlo è il Corriere della Sera, che ha consultato diversi esperti incrociando i dati con l’ultimo report dell’Institute for health metrics and evaluation, un centro di ricerca statunitense creato dalla fondazione di Bill Gates.
La previsione del Corriere di dieci giorni fa indicava la soglia di mille nuovi positivi al giorno nella provincia di Milano per la fine di febbraio. Una crescita che effettivamente è arrivata, con i contagi cresciuti del 40 per cento rispetto a 15 giorni fa. E poiché l’ondata è ripartita, secondo il modello matematico avrà una curva di crescita che durerà almeno 30 giorni.
L’Rt su Milano sei giorni fa è arrivato oltre 1,2 e sta probabilmente continuando a crescere, mentre gli ospedali iniziano a mostrare segnali di sofferenza. Aumenteranno, come è accaduto durante le scorse ondate, anche i morti, la cui curva seguirà avanti di circa 7-10 giorni quella dei contagi, e quindi arriverà fino alla fine di marzo. I morti da qui all’inizio di giugno, secondo le previsioni del’Institute for health metrics and evaluation, in Italia potrebbero attestarsi fra i 28 e i 33 mila.
Vaccini, Bertolaso: “Dopo over 80, priorità a chi lavora”
Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile, ora consulente della Lombardia per il piano vaccinale, in un’intervista all’Eco di Bergamo ha dichiarato: “Fermo restando che medici, infermieri e Rsa devono essere vaccinati, ci sta anche che si facciano gli over 80. Ma poi non si può continuare a scendere seguendo la fascia anagrafica”.
“Il Paese deve ripartire”, ha aggiunto. “Quindi sotto con chi lavora, chi sta in fabbrica, chi si muove, chi non ha potuto lavorare in questi mesi come bar e ristoranti”. Per quanto riguarda la scuola, in Lombardia “abbiamo iniziato con gli insegnanti di Bollate. La prossima settimana amplieremo il fronte. Il problema – ha aggiunto – non sono solo i vaccini. Non è una coperta corta ma un fazzoletto”. Ai lombardi però assicura: “ce la faremo”.
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