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Milano, l’aggressore della Stazione Centrale era tornato libero un mese fa dopo uno scippo

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Era già noto alle autorità il 23enne marocchino arrestato ieri sera a Milano dalla polizia dopo aver rapinato e accoltellato 6 persone nella zona della Stazione Centrale: Abrahman Rhasi, questo il suo nome, circa un mese fa aveva rubato un cellulare sulla linea 90 degli autobus, la polizia ferroviaria lo aveva fermato su un treno nella stazione di Rogoredo, trovandolo in possesso dello smartphone.

Era stato denunciato, da allora è però tornato ad essere un “fantasma”, fino all’episodio di ieri. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire da quanto tempo si trovi nel capoluogo lombardo: in queste settimane avrebbe dormito in strada, “una vita randagia, spostandosi continuamente nei quartieri”, spiega un investigatore citato dal Corriere della Sera.

Al momento del fermo, al polso aveva un braccialetto ospedaliero, risalente al ricovero cui fu sottoposto dopo il fermo della Polfer. Indossava abiti sgualciti e con evidenti segni di una vita trascorsa in strada. Le mani erano ancora sporche del sangue delle persone accoltellate.

Le sue vittime sono tutte state dimesse dall’ospedale ad eccezione di un 68enne che resta ancora sotto osservazione dei medici. Gli inquirenti dell’Ufficio prevenzione generale della questura e della squadra Mobile stanno cercando di capire se abbia compiuto altre rapine in questi giorni. Rhasi è ancora ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli, nel pomeriggio verrà condotto nel carcere di San Vittore.

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