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Home » Cronaca

Migranti, nave della Guardia di Finanza salva 53 pachistani al largo della Calabria

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Nella mattinata di oggi, domenica 9 giugno, due unità navali della Guardia di finanza ha effettuato il salvataggio di 53 migranti al largo di Isola Capo Rizzuto, nel crotonese.

È stata soccorsa un’imbarcazione monoalbero di circa 15 metri. I migranti a bordo, tra i quali 10 minori, sono di nazionalità pachistana.

L’imbarcazione è stata scortata fino al porto di Crotone. Contestualmente, sono stati arrestati due scafisti, entrambi di nazionalità ucraina.

Le condizioni dei 53 migranti, che erano partiti alcuni giorni fa da un porto della Turchia, sono buone. Sono stati portati nel centro di prima accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

L’imbarcazione su cui viaggiavano i migranti batteva bandiera turca. Nel momento in cui è stata intercettata dalla Guardia di finanza, una volta che aveva fatto ingresso in acque italiane, i 53 migranti si trovavano sottocoperta, mentre all’esterno, intenti a condurre al timone il natante, c’erano i due scafisti, che sono stati immediatamente arrestati.

Nella giornata di ieri la Guardia di finanza aveva condotto un’analoga operazione a Caulonia, nel reggino, dove erano stati soccorsi 60 migranti a bordo anche in quel caso di una barca a vela, che è stata condotta nel porto di Roccella Jonica.

Anche l’operazione di ieri aveva portato all’arresto di due scafisti, pure loro ucraini.

Due giorni fa erano sbarcati a Pozzallo 62 migranti soccorsi da un rimorchiatore (Asso 25) in acque maltesi. I migranti sono poi stati accolti in strutture della Cei. In seguito a questo sbarco, c’è chi ha parlato di un parziale cambio di linea da parte del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Proprio il vicepremier aveva dichiarato: “Gli sbarchi si sono ridotti del 90 per cento e i pochi che riescono ad arrivare, quelli di oggi, ad esempio, saranno accolti a spese del Vaticano, così ognuno fa la sua parte”.

In ogni caso, lo sbarco dimostra ancora una volta come quella dei porti chiusi sia mera retorica usata da Salvini per aizzare i suoi sostenitori.

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