Migranti, Sea Eye: “Abbiamo le prove che i libici hanno minacciato la Alan Kurdi con armi da fuoco”
Secondo la Ong, 92 migranti, alcuni dei quali in mare, e 17 membri dell'equipaggio sarebbero in pericolo di morte
Migranti, Sea Watch: “Libici minacciano l’equipaggio della Alan Kurdi”
I libici minacciano l’equipaggio dell’Alan Kurdi, ostacolando il salvataggio di 92 migranti, alcuni dei quali sarebbero in mare: è quanto ha denunciato sabato 26 ottobre la Ong Sea Watch sul proprio profilo Twitter.
A dare per primo la notizia è stato Gorden Isler, uno dei responsabili della Alan Kurdi, sul suo profilo Twitter.
La Alan Kurdi è una delle navi che si occupano di soccorrere i migranti nel Mediterraneo della Ong tedesca Sea Eye.
Secondo il racconto un motoscafo con tre motori fuoribordo, la bandiera libica a poppa e una mitraglietta a prua si è avvicinato ai due piccoli gommoni della Ong tedesca Alan Kurdi impegnati nel soccorso di 90 migranti e ha aperto il fuoco sparando prima verso il cielo ma poi anche in acqua.
La guardia costiera libica, nella serata di sabato, ha rilasciato un comunicato nel quale negava di essere coinvolta nell’incidente: “Le nostre pattuglie non hanno né intercettato né minacciato o bombardato la barca di un’organizzazione non governativa”.
La Ong ha chiesto al governo libico di indagare e intraprendere azioni legali contro i responsabili. “La Guardia costiera libica è responsabile”, afferma il responsabile Gorden Isler.
In un tweet pubblicato questa mattina, la Sea Eye annuncia che in serata pubblicherà un video nel quale si mostrerà l’attacco dei libici.
Dalla Ong fanno sapere, nel frattempo, che l’imbarcazione della Alan Kurdi ha affrontato una tempesta nella notte e che i migranti a bordo sono stremati.