Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranée tornano a salvare vite in mare con la nave Ocean Viking
Le due Ong umanitarie condurranno una nuova missione di ricerca e soccorso in mare con una nave che batte bandiera norvegese
Medici Senza Frontiere (Msf) e Sos Mediterranée tornano in mare per salvare i migranti che cercano di attraversare il Mediterraneo con una nuova nave, la Ocean Viking, dopo otto mesi di assenza.
Ad annunciare la nuova operazione di ricerca e soccorso le due Ong in un comunicato stampa diffuso domenica 21 luglio. La nave umanitaria batte bandiera norvegese e dovrebbe raggiungere le acque del Mediterraneo centrale con un equipaggio di 31 membri, tra cui 13 soccorritori, entro la fine del mese.
“Torniamo in mare per salvare vite. E non possiamo restare in silenzio mentre persone vulnerabili subiscono sofferenze evitabili”, dice Claudia Lodesani, presidente di Msf in Italia.
“Se i leader europei condannano l’uccisione di migranti e rifugiati vulnerabili in Libia, devono anche garantire la ripresa di operazioni di ricerca e soccorso ufficiali, sbarchi in luoghi sicuri e l’immediata evacuazione e chiusura di tutti i centri di detenzione arbitrari”.
“L’ipocrisia del crescente supporto fornito alle intercettazioni in mare e al ritorno forzato delle persone negli stessi luoghi dove vengono perpetrate le violenze, lascia intendere che quelle condanne sono solo parole vuote di finta compassione”, continua Lodesani.
“Con pochissime navi umanitarie rimaste nel Mediterraneo centrale e gli ultimi residui della capacità di ricerca e soccorso europea irresponsabilmente abbandonati, questo tratto di mare resta la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Quest’anno almeno 426 uomini, donne e bambini hanno già perso la vita durante la traversata, 82 dei quali in un naufragio appena due settimane fa”, si legge nel comunicato.
Per le due Ong, gli ostacoli alle operazioni di soccorso di migranti impediscono anche alle navi commerciali di aiutare imbarcazioni in difficoltà, perché queste temono di rimanere bloccate in mare per settimane a causa della chiusura dei porti italiani e l’incapacità degli Stati europei di concordare un meccanismo per gli sbarchi. Per questo motivo la presenza di navi umanitarie è necessaria, soprattutto durante i mesi estivi, periodo in cui le condizioni del mare permettono a più imbarcazioni di attraversare il Mediterraneo, considerando anche l’aggravarsi della situazione del conflitto in Libia.
L’Ong medico umanitarie e Sos Mediterraneé hanno fatto sapere che la Ocean Viking è norvegese, che batte bandiera norvegese, e che l’armatore della nave è della stessa nazionalità.
La Ocean Viking è una nave di rifornimento originariamente concepita per effettuare soccorsi in mare, come Nave per la Risposta e il Soccorso di Emergenza (ERRV), una tipologia di nave che resta in standby in mare pronta a soccorrere il personale delle piattaforme petrolifere e a intervenire in caso di incidenti che coinvolgono un numero elevato di persone.
È stata costruita nel 1986, è lunga 69 metri e larga 15,5. Ha tutta l’attrezzatura necessaria a svolgere operazioni di ricerca e soccorso, inclusi quattro motoscafi veloci (RHIB) e una clinica con aree per le consultazioni, il triage e il ricovero. La nave può ospitare fino a 200 persone.
Il team di Msf, responsabile per i bisogni medici e umanitari delle persone soccorse a bordo, è composto da nove persone: quattro staff medicali (un medico, due infermieri, un’ostetrica), un logista, un mediatore culturale, un responsabile per gli affari umanitari, un responsabile della comunicazione e un capoprogetto che coordina la squadra.
Il team di Sos Mediterraneé, responsabile per le operazioni di ricerca e soccorso, è composto da dodici persone, sotto la guida del coordinatore SAR. Altre nove persone fanno parte dell’equipaggio della nave e lavorano per l’armatore.
La nave è partita giovedì 28 luglio da un porto della Polonia, dove era stata equipaggiata, ed è ora diretta verso Marsiglia, porto in cui farà scalo per poi salpare nuovamente alla volta del Mediterraneo.
L’ultima missione in mare di Msf e Sos Mediterraneé è avvenuta ad ottobre del 2018.
A dicembre 2018 Msf e Sos Mediterraneé avevano annunciato il ritiro della nave Ong Aquarius e la conclusione delle operazioni di ricerca e soccorso a causa dell’impossibilità di trovare uno stato che concedesse una bandiera per navigare, e a fronte degli ultimi sviluppi dell’inchiesta del procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, conclusasi poi in un nulla di fatto.
Della nave norvegese aveva parlato sabato 20 luglio in termini critici il ministro dell’Interno Matteo Salvini, scrivendo in un post diffuso sui social: “adesso partono pure dal Mare del Nord per venire ad aiutare gli scafisti nel Mediterraneo”. Non è chiaro come il ministro abbia fatto a venire a conoscenza dell’esistenza della nuova nave Ong Ocean Viking a due giorni dalla sua partenza dal porto polacco.