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Matteo Messina Denaro ha incontrato in carcere la figlia mai riconosciuta

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Matteo Messina Denaro ha incontrato in carcere la figlia mai riconosciuta

Rinchiuso nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, Matteo Messina Denaro ha incontrato per la prima volta la figlia Lorenza Alagna. La 26enne, che il capomafia di Castelvetrano non ha mai riconosciuto ufficialmente, si è recata nel penitenziario abruzzese dove l’uomo è stato portato dopo il suo arresto il 16 gennaio scorso. La ragazza, diventata di recente madre, era un’ossessione di Messina Denaro, che ne parlava anche in alcuni vecchi pizzini. “Le confido una cosa intima: io non ho mai visto mia figlia il destino ha voluto così, come posso io sperare in una favola? Non conoscere i propri figli è contro natura”, aveva scritto all’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, nel 2005.

Nella sua casa di Campobello, i carabinieri hanno trovato decine di lettere mai inviate alla giovane, che sembra non volesse incontrare il padre. “Ogni mondo ha i suoi demoni diversi da quelli degli altri”, riportava uno dei messaggi. “Stai lontana dai mondi che non conosci. Io sono entrato in altri mondi al prezzo della sofferenza, ma tu non osare mai, ti prego”. L’ex latitante, condannato per le stragi di Capaci e di via d’Amelio, la accusava anche di essere “degenerata nell’intimo” in uno dei pizzini trovati nella casa della sorella Rosalia Messina Denaro. Nel messaggio, paragonava la figlia alla nipote del mafioso Leonardo Bonafede, che invece si era detta onorata della parentela con il nonno. A gennaio Lorenza Alagna aveva comunque precisato di non aver mai “rinnegato il padre”, chiedendo tramite il suo legale di non avventurarsi nella “sfera intangibile dei rapporti padre-figlia”.

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