Trovato il covo di Matteo Messina Denaro: il superboss di Cosa Nostra si nascondeva a Campobello di Mazara nel trapanese. Il boss trasferito nel carcere dell’Aquila
Trovato il covo di Matteo Messina Denaro: ecco dove si nascondeva
È stato trovato il covo di Matteo Messina Denaro, il superboss di Cosa Nostra arrestato nella giornata di ieri, lunedì 16 gennaio 2023, nella clinica Maddalena di Palermo: l’ex latitante si nascondeva a Campobello di Mazara, nel trapanese, in un appartamento situato nel centro abitato.
Si tratta del paese di Giovanni Luppino, il fiancheggiatore del boss arrestato durante il blitz nel quale è stato catturato Messina Denaro.
Il covo di Matteo Messina Denaro, secondo quanto svela l’Ansa, è stato scoperto nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 gennaio dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Palermo guidata da Maurizio de Lucia dopo un’intensa attività investigativa iniziata subito dopo l’arresto del boss mafioso.
La perquisizione, alla quale ha partecipato personalmente anche il procuratore aggiunto Paolo Guido, è andata avanti tutta la notte con l’edificio che è stato setacciato “palmo a palmo”.
Nell’appartamento, descritto come “normale” e con un arredamento raffinato, non sono state trovate armi, mentre non è trapelato nulla al momento su possibili documenti che possano aiutare gli inquirenti nelle indagini.
Matteo Messina Denaro, che era latitante da 30 anni, è stato arrestato nella mattinata di lunedì 16 gennaio 2023 presso la clinica Maddalena di Palermo dove il boss si recava da circa due anni per “per sottoporsi a terapie”. Il criminale è stato catturato subito dopo essersi presentato all’accettazione dell’ospedale con il falso nome di Andrea Bonafede.
Il boss trasferito nel carcere dell’Aquila
Il boss di Cosa Nostra, intanto, nella notte è stato trasferito in Abruzzo con un aereo militare partito dalla Sicilia e atterrato a Pescara.
Successivamente Matteo Messina Denaro è stato trasferito nel carcere de L’Aquila in regime di 41-bis. L’istituto penitenziario è stato scelto sia per la sua vicinanza con Roma sia per la presenza di un buon reparto di medicina oncologica viste le cure alle quali il boss dovrà sottoporsi.