Mark Antony Samson ha ucciso Ilaria Sula mentre i suoi genitori erano presenti in casa: “Chiedo scusa”

Gli inquirenti vogliono capire se i due abbiano avuto un ruolo attivo nell'occultamento del cadavere
Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Ilaria Sula, la 22enne scomparsa a Roma dal 25 marzo scorso: il suo ex fidanzato Mark Antony Samson (qui il suo profilo) ha confessato il delitto sbarazzandosi successivamente del cadavere della ragazza, nascondendolo all’interno di una valigia poi rinvenuta in un dirupo a Poli, a circa 40 chilometri dalla Capitale. Il 23enne ha ucciso la giovane probabilmente la sera stessa della sua scomparsa, all’interno del suo appartamento in via Homs, nel quartiere Africano, mentre i genitori erano presenti in casa.
L’omicida ha buttato il coltello in un cassonetto mentre ha tenuto il telefono della vittima per qualche ora rispondendo anche a qualche messaggio. Poi si è sbarazzato anche del cellulare buttandolo in un tombino ed è andato dalle coinquiline dell’ex fidanzata per far finta di cercarla. Quando la polizia è arrivata da lui, proprio in seguito alla segnalazione delle ragazze, ha subito ammesso il fatto. “Chiedo scusa” sono state le parole pronunciate così come riportato dal Corriere della Sera.
Tuttavia, su molti punti salienti, Mark Antony Samson ha scelto di non rispondere. Gli inquirenti ora vogliono capire se i genitori, presenti in casa al momento del delitto, abbiano avuto un ruolo attivo nell’occultamento del cadavere di Ilaria Sula. Per ricostruire gli spostamenti del ragazzo verranno analizzate le telecamere di zona. “In quella palazzina da anni vivono tutti cittadini filippini, sono tranquillissimi e perfettamente integrati con il quartiere: quello che è successo è terribile” hanno dichiarato alcuni vicini di casa al Corriere della Sera.
Sgomento anche il dottor Giovanni Spanò, dentista dell’ambulatorio Infinity Dental, centro odontoiatrico che si trova accanto all’appartamento dove si è consumato il delitto, che ha dichiarato: “Una coppia di ragazzi affiatata. Lui, Mark, una specie di bambolotto: per bene, tranquillo, sorridente, gentile. L’ho visto lunedì scorso qui fuori dal mio ambulatorio. Era sereno come sempre. Conoscevo anche la ragazza: l’ho visitata tante volte, l’ultima qualche mese fa. Assurdo quello che è successo. Lui vive qui con i genitori, ma la ragazza ha frequentato per anni quest’abitazione, adesso era un po’ che non la vedevo più. Sono sconvolto”.