Foto manipolate e chat con la moglie di Sangiuliano: perché Maria Rosaria Boccia è indagata
“Una velocità da parte della Procura unica nella storia”, commenta su Instagram Maria Rosaria Boccia, dopo che nella giornata di sabato 21 settembre è stata perquisita la sua abitazione e le sono stati sequestrati i suoi dispositivi elettronici.
La 41enne imprenditrice di Pompei è indagata dai magistrati di Roma per minaccia ad appartenente a corpo politico e lesioni aggravate. L’inchiesta è scattata dopo la denuncia presentata nei suoi confronti dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che proprio a causa dei suoi rapporti con Boccia si è dimesso dalla carica.
I Carabinieri hanno sequestrato alla donna tre cellulari, un tablet, un computer, un portatile, nove pendrive, diverse microsim e i famigerati occhiali smart con telecamera incorporata utilizzati per girare video all’interno della Camera dei deputati.
Nei prossimi giorni Boccia verrà convocata in Procura per essere interrogata e fornire la sua versione dei fatti. Nel frattempo, nelle sue storie su Instagram, ringrazia per i “moltissimi messaggi di affetto e solidarietà” e utilizza come sottofondo musicale la canzone “Io non ho paura” di Fiorella Mannoia.
Secondo quanto riporta il quotidiano Il Messaggero, gli inquirenti ipotizzano che l’imprenditrice abbia manipolato alcune foto che la ritraevano all’interno del Ministero della Cultura, che abbia pubblicato abitualmente sui social, senza il consenso di Sangiuliano, foto private con lui e che abbia simulato “la sua presenza in luoghi frequentati privatamente” dall’allora ministro.
Nei dispositivi informatici della donna la Procura starebbe inoltre cercando alcune chat intercorse tra lei e la moglie di Sangiuliano, la giornalista del Tg2 Federica Corsini: “Volevo solo informarla che suo marito la tradisce: io sono la sua amante”, le avrebbe scritto Boccia, che avrebbe scambiato messaggi anche con Melania Rizzoli, moglie del defunto Angelo Rizzoli ed ex vicepresidente della Regione Lombardia.
Come emerge dalla denuncia presentata dall’ex ministro, la 41enne di Pompei – accusata anche di lesioni per un litigio violento con Sangiuliano a Sanremo – aveva lasciato intendere all’allora esponente del governo di essere incinta di lui e i magistrati stanno cercando di appurare se fosse davvero in stato di gravidanza oppure no.
L’ipotesi accusatoria è che Boccia abbia posto in essere tutti questi comportamenti per costringere Sangiuliano a nominarla sua consigliere per i grandi eventi, nomina che il ministro aveva avviato ma poi bloccato per un potenziale conflitto d’interesse, considerato che la donna risultava ancora titolare di una società di pubbliche relazioni, la Cult communication Srl.