Manziana, sbranato da tre rottweiler nel bosco: “C’era andato per passeggiare”. I proprietari rischiano l’accusa di omicidio colposo
Manziana, sbranato da tre rottweiler nel bosco: “C’era andato per passeggiare”. I proprietari rischiano l’accusa di omicidio colposo
Rischiano l’accusa di omicidio colposo i due proprietari dei rottweiler che ieri hanno sbranato un 39enne a Manziana. Oggi la procura di Civitavecchia ha ricevuto la relazione dei carabinieri sulla tragica morte di Paolo Pasqualini, aggredito senza motivo da tre cani mentre passeggiava nel parco di Macchia Grande, vicino al lago di Bracciano. La tragedia è avvenuta alle 8.30 di ieri, domenica 11 febbraio, nell’area verde protetta frequentato ogni giorno da famiglie, podisti e ciclisti.
“Mio fratello Paolo aveva un dolore al nervo sciatico e il medico gli aveva consigliato di fare lunghe passeggiate”, ha raccontato al Corriere della Sera la sorella della vittima, Priscilla Pasqualini. Paolo, capo reparto del supermercato Esselunga di Centocelle, viveva con lei e la madre a Manziana. “L’ho sentito per telefono mentre stava andando al parco. Non potevo immaginare che non l’avrei più rivisto…”, ha aggiunto la sorella.
I tre rottweiler sono fuggiti dal terreno di una villa confinante con il bosco, passando forse da un buco nella recinzione o dal precario cancello principale. Sotto inchiesta, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, potrebbero finire il padrone dei cani, un 43enne appassionato di rottweiler e residente nel viterbese, e l’ex moglie, 40enne proprietaria del terreno da cui gli animali sono riusciti a fuggire. I cani sono stati trovati dopo tre ore di intense ricerche e sono sotto sequestro presso il Centro cinofilo del lago di Bracciano, in attesa delle decisioni della procura di Civitavecchia. “Non hanno mai dato problemi, sono mansueti. Comunque non c’ero, non so cosa è successo: quando mi hanno chiamato sono corso subito”, ha detto l’uomo ai carabinieri. Ad assistere alla scena sono stati una donna e un allevatore, che si è salvato agitando un bastone che portava con sé. Per il 39enne non c’è stato nulla da fare.