Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Il compagno della mamma che ha rinunciato alle cure per far nascere la figlia: “Dovevo ammalarmi io”

Immagine di copertina

Parla il compagno della mamma che ha rinunciato alle cure

Dalla felicità per la nascita della figlia Megan al dolore per la scomparsa della donna che amava, la 38enne Deborah Vanini, morta a causa di un tumore scoperto proprio durante la gravidanza.

Massimo Chinaglia, questo il nome del compagno della donna, in un’intervista al Corriere della Sera ha ricordato la sua compagna spiegando anche perché la donna abbia deciso di rinunciare alle cure pur di dare alla luce la figlia.

“Ha pensato sempre prima agli altri che a se stessa. Lo ha fatto anche per nostra figlia. Ha scelto di proteggere lei piuttosto che curarsi. Abbiamo passato notti a piangere. Aveva paura. Ma non ha mai avuto un dubbio sulla sua scelta. Io ho avuto dubbi, lei mai”.

Massimo e Deborah da tempo sognavano di avere un figlio: “Avevamo preso la nuova casa, più grande, pensando al nostro progetto di vita. E quando finalmente sembrava che tutto andasse per il verso giusto ecco la batosta. Deby non se lo meritava”.

Sulla rinuncia alle cure, l’uomo afferma: “Io ho fatto quello che ha voluto Deborah. Lei non ha esitato un solo istante. Io non so cosa senta una donna quando aspetta un figlio, ma lei non ha avuto dubbi. Mi ha detto: facciamo nascere la nostra bambina, poi penserò a me. Mesi drammatici. Non avevamo neppure la certezza che riuscisse a portare a termine la gravidanza”.

Ora, l’uomo dovrà crescere la figlia da solo: “Quanto abbiamo pianto. Deborah aveva paura, ma si preoccupava sempre degli altri. Io non sapevo cosa dire, ma le sono stato accanto ogni istante e ho fatto sempre quello che voleva lei. Ora ho solo un vuoto enorme. Ho perso tutto e non nascondo di avere ancora tanti dubbi. Mia figlia crescerà senza la sua mamma, senza la persona più importante della vita. Non dovrebbe capitare a nessuno. Tante volte ho ripetuto che mi sarei dovuto ammalare io, che per la mia bambina sarebbe stato meglio avere la sua mamma. L’ho detto anche al sacerdote al funerale, Deborah era un angelo buono”.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Fedez sul capo ultrà del Milan arrestato: "Non tradisco le mie amicizie"
Cronaca / Catanzaro, bambina cade dalla finestra: la mamma si suicida in ospedale
Cronaca / Gino Cecchettin replica all'avvocato di Turetta: "Mi sono sentito offeso"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Fedez sul capo ultrà del Milan arrestato: "Non tradisco le mie amicizie"
Cronaca / Catanzaro, bambina cade dalla finestra: la mamma si suicida in ospedale
Cronaca / Gino Cecchettin replica all'avvocato di Turetta: "Mi sono sentito offeso"
Cronaca / I legali di Chiara Ferragni chiedono l'archiviazione per il caso Pandoro
Cronaca / Scopre di avere un tumore durante la gravidanza ma rinuncia alle cure per far nascere la figlia
Cronaca / Il bronzo olimpico Antonino Pizzolato è accusato di stupro di gruppo
Cronaca / Sophie Codegoni: "Basciano mi faceva controllare anche dallo spioncino della porta"
Cronaca / Omicidio Giulia Cecchettin, la difesa di Filippo Turetta: "L'ergastolo è inumano"
Cronaca / Violenza sulle donne, Giulio De Rita (Censis): “Aziende italiane consapevoli, ma mancano politiche attive di prevenzione”
Cronaca / FS lancia la campagna delle 5D contro le molestie nei luoghi pubblici