“Le parole di Anastasiya si commentano da sole”: la mamma di Luca Sacchi risponde agli insulti della babysitter
La fidanzata del personal trainer ucciso a Roma il 23 ottobre scorso aveva insultato la mamma della vittima in una telefonata con un'amica, intercettata dai carabinieri
Omicidio Sacchi: la mamma di Luca risponde agli insulti di Anastasiya
Concetta Galati, mamma di Luca Sacchi, il personal trainer ucciso il 23 ottobre scorso a Roma, risponde agli insulti che la fidanzata del figlio, Anastasiya, le ha rivolto in un’intercettazione giudicata dagli inquirenti “di nessun interesse per le indagini” sull’omicidio.
Nel corso di una telefonata con un’amica del 3 novembre scorso, infatti, Anastasiya (qui il suo profilo), così come si legge nell’informativa dei carabinieri, dimostra di provare “un forte astio verso tutti i familiari di Luca”.
In particolare, la giovane babysitter di origine ucraina in più di un’occasione insultava la mamma di Luca Sacchi (qui il suo profilo).
“Quella c’ha una famiglia piena di calabresi ignoranti, non si sa da dove vengono” afferma la ragazza riferendosi a Concetta Galati.
“Non ha mai lavorato, non ha mai fatto nulla… lei è ‘na cozza, ‘na botte” sono le parole che Anastasiya rivolge nei confronti della mamma del suo fidanzato, ucciso pochi giorni da un colpo di pistola.
Tramite gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, la mamma di Luca Sacchi ha commentato gli insulti della ragazza affermando: “Le brutte parole utilizzate da Anastasiya si commentano da sole. In tutti questi anni non mi ha mai detto nulla di simile. Io, mio marito Alfonso e tutta la nostra numerosa famiglia non intendiamo rispondere ad insulti provenienti da una ragazza di 25 anni che per anni ha frequentato la nostra casa”.
“L’unica cosa che realmente ci interessa è che tutti i responsabili della morte di Luca paghino il loro conto con la giustizia” ha poi concluso Concetta Galati.