Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

La Corte costituzionale dice no alla revoca dei sussidi per mafiosi e terroristi che scontano la pena fuori dal carcere

Immagine di copertina

La Corte costituzionale ha stabilito che la revoca dei sussidi dei condannati per mafia e terrorismo che scontino la pena fuori dal carcere è illegittima. Per la Consulta, privare questi soggetti di trattamenti assistenziali fondati sullo stato di bisogno viola gli articoli 3 e 38 della Costituzione (che stabiliscono rispettivamente il principio di eguaglianza e il diritto all’assistenza sociale).

Per i giudici “è irragionevole che lo Stato valuti un soggetto meritevole di accedere a tale modalità di detenzione e lo privi dei mezzi per vivere, quando questi sono ottenibili solo dalle prestazioni assistenziali”. Infatti, “sebbene queste persone abbiano gravemente violato il patto di solidarietà sociale che è alla base della convivenza civile, attiene a questa stessa convivenza civile che ad essi siano comunque assicurati i mezzi necessari per vivere”.

Illegittima la revoca dei sussidi ai mafiosi, la sentenza

La sentenza n.137/2021, con relatore Giuliano Amato, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del comma 61, e, in via consequenziale, del comma 58 dell’articolo 2 della legge n. 92 del 2012. Il comma 58 prevedeva per i condannati per mafia e terrorismo che il giudice disponesse la sanzione accessoria della revoca di eventuali indennità di disoccupazione, assegno sociale, pensione sociale e pensione per gli invalidi civili.

Il comma 61, invece, stabiliva che tale revoca, con effetto non retroattivo, è disposta dall’ente erogatore nei confronti dei soggetti già condannati con sentenza passata in giudicato all’entrata in vigore della legge. Le due norme ora resteranno in vigore solo per i condannati per reati di mafia o terrorismo che siano detenuti in carcere.

Leggi anche: La pantomima del Senato: approvate sia la mozione contro il vitalizio sia quella a favore

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato
Cronaca / Bari, tre ragazzi arrestati per l’omicidio di un clochard: “Usato come bersaglio per testare la pistola”
Cronaca / Torino, scontri con gli studenti: 15 poliziotti feriti. Meloni e Schlein condannano le violenze
Cronaca / All’aeroporto di Fiumicino una Newton Room permanente dedicata alla formazione nelle discipline scientifiche