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Home » Cronaca

Licenziata la maestra d’asilo con il profilo OnlyFans: “Ingiusto, il padre di un mio alunno ha comprato le foto e le ha diffuse”

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Elena Maraga ha rivelato di essere stata licenziata dall'istituto in cui lavorava per "giusta causa"

Elena Maraga, la maestra d’asilo salita alla ribalta della cronaca dopo la scoperta da parte dei genitori di alcuni dei suoi alunni dell’esistenza di un suo profilo OnlyFans, la piattaforma che propone contenuti per adulti attraverso la sottoscrizione di un abbonamento, alla fine è stata licenziata. Lo ha rivelato lei stessa la Zanzara, la trasmissione radiofonica in onda su Radio24. “Mi hanno mandato una raccomandata con scritto licenziamento per giusta causa per comportamento inappropriato perché si è incrinato il rapporto di fiducia, lo trovo ingiusto al cento per cento” ha dichiarato.

Il caso era esploso a marzo con la maestra che era stata sospesa in attesa di una decisione definitiva. Decisione che, come detto, ha portato al suo licenziamento. “Il padre di un mio alunno ha comprato le mie foto e le ha mandate in giro, condividendole sulla chat del calcetto, poi la moglie lo ha scoperto – ha spiegato Elena Maraga – Mi piaccio, ho fatto della passione per il mio corpo anche una forma di guadagno, non capisco quale sia il problema. Campare con 1.200 euro al mese è faticoso, ecco perché ho aperto OnlyFans. Faccio contenuti hard ma mai sesso in coppia o con altre persone”.

“Mi hanno attaccata puntando sul fatto che io abbia ricercato attenzione mediatica. Fare foto compromettenti non ha mai compromesso la mia professionalità nel lavoro. La scuola non ha mai voluto parlare con me, hanno sempre agito tramite lettere e mai hanno voluto un dialogo. Mi stupisco di come una scuola cattolica che predica la morale tratti così un dipendente” ha continuato la maestra. Tuttavia, diversi genitori hanno firmato una petizione che chiede il suo reintegro: “Ci sono 30 genitori che hanno firmato una lettera per tenermi lì”. La giovane ha sottolineato di avere una vera “vocazione” per l’insegnamento, ma anche che lo stipendio non le bastava: “Non si può campare solo con 1.200 euro, è quello il problema”.

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