Una madre ha fatto prostituire la figlia di 12 anni per giocarsi i soldi al bingo
Vendeva la bambina anche a uomini anziani o malati. La donna è stata arrestata e dovrà scontare una pena di nove anni e tre mesi
Costringeva la figlia appena 12enne a prostituirsi. Il ricavato veniva sperperato dalla donna al bingo. Il fatto è accaduto a Pescara, dove una madre di 52 anni è stata condannata a nove anni e tre mesi di reclusione e ha perso per sempre la patria potestà sulla figlia. In più la donna è stata condannata al pagamento di una pena pecuniaria di 25mila euro.
Gli agenti della squadra mobile del capoluogo abruzzese hanno bussato alla porta dell donna e le hanno messo le manette ai polsi, così come stabilito dalla sentenza emessa dal tribunale di Pescara il 4 maggio del 2016, confermata dalla Corte d’Appello de L’Aquila e resa definitiva dalla Corte di Cassazione il 5 dicembre 2018.
La vicenda risale a qualche anno fa: era il 2011 quando la donna aveva iniziato a costringere la ragazzina ad avere rapporti sessuali in cambio di soldi. Tra gli uomini con cui la piccola sarebbe stata costretta a fare sesso ci sarebbe un vicino di casa di 92 anni e un ragazzo con problemi comportamentali e ritardo cognitivo.
Secondo quanto portato a galla dalle indagini, la donna avrebbe indotto la 12enne a prostituirsi per giocarsi i proventi ottenuti a bingo. Ma non solo: quella di Pescara è una storia di degrado sociale. La famiglia, infatti, arrancava dal punto di vista economico e la donna utilizzava i soldi guadagnati dalle prestazioni sessuali a cui era costretta la figlia per sopravvivere ogni giorno.
La ragazzina ora è stata portata lontano da quell’ambiente e la madre trasferita nel carcere di Rieti di Madonna del Freddo. Di casi simili se ne contano troppi. Appena qualche mese fa, la città di Siracura era stata scioccata dalla notizia di una madre che aveva fatto prostituire i figli di 3, 4 e 7 anni.