Madre e figlia morte in casa, vivevano da recluse: gli ultimi pensieri affidati a un diario
Madre e figlia vivevano recluse in casa da anni, era una loro scelta. Sono morte nell’appartamento a Sesto San Giovanni in cui vivano insieme. Le forze dell’ordine le hanno trovate giorni dopo e ora tentano di ricostruire quanto accaduto anche grazie al diario su cui la più giovane appuntava i propri pensieri.
Maria Domenica Grizzuti, 71 anni, e Cristina Straziota, 48, vivevano al terzo piano della palazzina residenziale in via Tonale 22, nell’hinterland milanese. La loro unica entrata economica era la pensione della più anziana: facevano compere online, talvolta portavano a spasso i loro tre cani e nessuno le conosceva davvero.
Erano sempre insieme Maria e Cristina, legatissime anche nella morte. È stata una conoscente ad avvisare le forze dell’ordine che qualcosa non andava: da troppi giorni al telefono non rispondeva più nessuno. Nessun messaggino di auguri per le feste, non si erano più visti nemmeno i cani.
Il ritrovamento
I vigili del fuoco e i carabinieri hanno avvertito l’odore dei cadaveri già nel pianerottolo, hanno forzato la porta e hanno scoperto i corpi: tutti morti, anche i cani. Maria Domenica Grizzuti era sdraiata per terra nella sua camera da letto, adagiata su alcune coperte. La figlia era in cucina. Dalle prime ricostruzioni sembra che la madre sia morta forse a seguito di una caduta, Cristina invece si sarebbe tolta la vita.
La conferma della dinamica arriverebbe dal diario che ha accolto gli ultimi appunti di Cristina prima della morte, il 18 dicembre: “Mi sento persa, mi è crollato il mondo addosso”. Gli investigatori non escludono però anche altre piste. In casa non è stato trovato disordine o degrado. Cristina aveva la passione della pittura, sua madre aveva problemi di deambulazione. Non si può escludere che dietro alla morte della madre ci possa essere una responsabilità della figlia.
La procura di Monza ha disposto l’autopsia sui due corpi, avverrà nei prossimi giorni. Le indagini sono condotte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Milano.