Macerata, albergatore aggira Dpcm: “Stanze gratis se si cena in Hotel”
Albergatore aggira Dpcm: “Stanze gratis se si cena in Hotel”
Simone Iualè è un albergatore, titolare dell’Hotel La Rosa dei Venti di Monte San Giusto, in provincia di Macerata e presidente provinciale degli albergatori, che ha escogitato un metodo per aggirare il Dpcm che vieta a bar e ristoranti di accogliere clienti a partire dalle 18. Nella sua struttura, Iualé ha messo a disposizione stanze gratis per consentire alle persone di cenare anche dopo l’orario fissato dall’ultimo dpcm per la chiusura di bar e ristoranti. “Non vedo la differenza tra chi usufruisce della cena perché alloggia in albergo e chi non può farlo perché non può concedersi una cena al ristorante – spiega – entrambi arrivano dall’ambiente esterno, è come se il virus navigasse ad orari e questo è assurdo”. Come riporta Agi, l’imprenditore nasce come ristoratore, e a 18 anni ha aperto un ristorante-pizzeria poi diventato albergo. Nel suo ristorante aveva 140 posti, ridotti a 50 per garantire il distanziamento tra i clienti, ma sabato scorso ne ha avuti complessivamente 6 e domenica 3
Da qui l’idea di un’alternativa per non chiudere, anche perché “con il virus bisognerà conviverci, visto che non sparirà dall’oggi al domani”. Inoltre, racconta, gli incentivi promessi dal Governo non bastano per recuperare le perdite e gli investimenti sostenuti per garantire la sicurezza sanitaria nella struttura. “Non capisco come e dove andranno a cena i clienti degli alberghi che non hanno un ristorante – aggiunge Iaulè – probabilmente finiranno ammassati nelle aree di servizio lungo le autostrade”. La risposta alla sua provocazione contro il decreto, “per solidarizzare con i colleghi e portare attenzione su una situazione assurda e irresponsabile” è stata positiva, perché con il solo passaparola sono arrivate le prime prenotazioni. E l’albergatore intende rispettare le regole: chi entra in albergo farà regolarmente il check-in per ottenere una camera, a quel punto potrà cenare, rispettando le regole del distanziamento, e se lo vorrà pernottare “ma gratuitamente” e, la mattina dopo, potrà fare anche colazione come qualsiasi altro ospite della struttura. “Siamo sfiniti – conclude Iaulè – e abbiamo tanta rabbia dentro, lasciateci almeno lavorare in pace”.
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