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Roma, si sveglia dopo 5 anni di coma ma pensa di essere nel 1980 e non riconosce moglie e figlio: l’incredibile storia di Luciano D’Amato

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Nel 2019 rimane gravemente ferito in un incidente stradale e finisce in coma. Cinque anni dopo si risveglia, ma crede di essere nel 1980. Sembra la trama di un film e invece è tutto è vero: una vicenda incredibile, quella del signor Luciano D’Adamo, 68 anni, romano, ex addetto all’aeroporto di Fiumicino.

Al suo risveglio in ospedale, l’uomo era convinto di ricordare tutto: pensava di avere ancora 24 anni e di essere stato investito da un’auto nel quartiere Monte Mario il 20 marzo del 1980. E invece no. L’incidente era avvenuto nel 2019, quando lui aveva 63 anni. E non a Monte Mario, bensì in via delle Fornaci, a Tor di Quinto.

A raccontarlo è il quotidiano Il Messaggero. Quando la moglie e il figlio sono entrati nella sua stanza, D’Adamo nemmeno li ha riconosciuti. Lei, avrebbe riferito l’uomo, “mi chiamava Luciano. E io mi chiedevo come faceva a sapere il mio nome. Io non ero sposato, ma fidanzato con una ragazza di 19 anni, anzi il matrimonio era già organizzato, ci saremmo sposati quattro mesi dopo… (con quella che effettivamente è ancora sua moglie, ndr)”. Davanti al figlio 35enne, l’uomo si sarebbe domandato come fosse possibile che suo figlio fosse un uomo più vecchio di lui.

Secondo Il Messaggero, D’Adamo “non sapeva cosa fossero i telefonini, non sapeva di aver vinto due scudetti da romanista e due mondiali da italiano, non sapeva di Totti e di Berlusconi, di Tangentopoli e dell’11 settembre” e “si è ritrovato di colpo in un universo di fantascienza”.

“Luciano – scrive ancora il giornale – ormai ha capito che quasi tutta la sua vita da uomo adulto è andata persa e non la riavrà mai più. Non si è arreso: ha imparato un po’ alla volta a vivere e a lavorare in un mondo tutto nuovo. Adesso si occupa della manutenzione in una scuola. Con l’aiuto degli psicologi, lui e la moglie stanno ricostruendo un rapporto che è dovuto ripartire da zero. Non ha mai avuto un risarcimento perché il pirata della strada che lo ha investito non è mai stato trovato”.

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