Scommette a suo nome oltre 300mila euro in un anno: la Gdf lo segnala e gli fa ritirare il reddito di cittadinanza
Nello stesso anno in cui ha percepito mensilmente il reddito di cittadinanza, un uomo di Lucca ha scommesso complessivamente 320mila euro a suo nome effettuando giocate su un conto a lui riconducibile. È uno dei 30 destinatari di una segnalazione all’autorità giudiziaria per l’indebita percezione del contributo fatta dalla Guardia di Finanza della città Toscana, che ha rilevato irregolarità per oltre 200mila euro totali svolgendo controlli incrociati insieme all’Inps di Lucca.
Tra le posizioni irregolari anche quella di un uomo che mancava del requisito di residenza in Italia da almeno 10 anni. C’era anche il caso di una lavoratrice che veniva pagata in nero in un salone di bellezza: 400 euro le venivano dati in contante dalla proprietaria del negozio, 500 le arrivavano dallo Stato come sussidio.
Ancora, c’è chi ha omesso di dichiarare entrate derivanti da vincite al gioco online, o ancora la comunicazione delle informazioni circa lo stato di detenzione domiciliare e condanne intervenute nei 10 anni precedenti relative al coniuge convivente. L’Inps si è già attivata per chiedere il recupero delle somme percepite illegittimamente, e ha bloccato i contributi futuri già richiesti ma non ancora erogati.