Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 10:25
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Lucarelli deferita all’Odg, tre consiglieri lombardi chiedono chiarimenti al presidente Galimberti: nessuna risposta

Immagine di copertina
Selvaggia Lucarelli, giornalista di TPI, e Alessandro Galimberti, presidente dell'Odg Lombardia

Lucarelli deferita Odg, tre consiglieri lombardi chiedono chiarimenti a Galimberti

Continua a far discutere il caso di Selvaggia Lucarelli, deferita all’Odg della Lombardia per aver violato la Carta di Treviso e aver reso riconoscibile il figlio minorenne, Leon, durante l’ormai nota diatriba con il leader della Lega Matteo Salvini. Venerdì 10 luglio 2020 tre consiglieri dell’Ordine lombardo, Lucia Bocchi, Fabio Cavalera, Rossella Verga, hanno inviato una lettera al presidente dell’Odg regionale Alessandro Galimberti. Nella missiva, hanno chiesto di convocare un consiglio straordinario “al fine di capire l’esatta dinamica dei fatti oggetto del deferimento della collega Lucarelli e nel caso di valutare bene il da farsi”. Tuttavia, i tre non hanno ricevuto nessuna risposta.

Per questo motivo, lunedì 13 luglio Verga, Cavalera e Bocchi hanno inviato una seconda lettera a Galimberti. Dal momento che il presidente, ancora una volta, non ha risposto ai tre consiglieri, questi hanno deciso di rendere pubblico il testo delle due missive. Eccole.

Prima lettera

Caro Presidente, cari colleghi consiglieri e revisori, dopo le polemiche degli ultimi giorni sul caso Lucarelli che hanno coinvolto pesantemente l’Ordine minandone l’immagine e creato disagi tra i consiglieri, riteniamo che sia opportuno convocare un consiglio straordinario per mettere un punto fermo. La decisione di deferire la collega Selvaggia Lucarelli al consiglio di disciplina per violazione della Carta di Treviso è stata presa, come tutti i presenti al consiglio del 6 luglio scorso sanno bene, sulla base di una ricostruzione fornita dal presidente Galimberti che la vedeva come prima attrice (in senso temporale) dei fatti che hanno reso riconoscibile il figlio minorenne. Gli attacchi di queste ore partono invece dalla premessa che gli avvenimenti non si siano svolti così, o meglio non in tale sequenza. Pertanto è necessario un chiarimento in consiglio perché qualcuno in questa vicenda sta sostenendo dal principio una versione errata e dobbiamo accertare come stiano realmente le cose. Come già richiesto al presidente sulla nostra chat, occorre avere in primo luogo una precisa ricostruzione cronologica dei fatti e della divulgazione per poter controbattere a chi ci accusa di aver deferito ingiustamente la Lucarelli. E’ nostro dovere informare i colleghi iscritti e difendere la nostra posizione e soprattutto l’istituzione che rappresentiamo (se ci sono gli estremi) o, in alternativa, valutare come procedere se abbiamo commesso un errore.

Seconda lettera

Caro Presidente, venerdì scorso, 10 luglio abbiamo chiesto la convocazione straordinaria del consiglio dell’Ordine per ricostruire con equilibrio i presupposti della delibera di deferimento al consiglio di disciplina della collega Selvaggia Lucarelli per violazione dei principi contenuti nella Carta di Treviso. Non abbiamo ricevuto risposta, come ci saremmo aspettati. Un qualsiasi pronunciamento sarebbe stato utile al dibattito fra noi oltre che in linea con la normale dinamica dei rapporti all’interno del consiglio. Abbiamo atteso e ne prendiamo atto. Riteniamo però, a questo punto, di dovere e potere rendere pubblica la nostra posizione che qui ribadiamo: o la collega Selvaggia Lucarelli ha divulgato per prima il coinvolgimento del figlio minorenne nella contestazione del senatore Matteo Salvini e nella sua identificazione da parte della polizia (come hai sostenuto nella relazione del consiglio del 6 luglio) o la collega Selvaggia Lucarelli da madre (come da lei scritto), è intervenuta in difesa del figlio stesso e ha reagito a posteriori alla pubblicazione da parte di altri siti giornalistici e non giornalistici. La certezza sui fatti e sulla successione dei fatti è essenziale al fine di mettere a tacere fastidiose polemiche e strumentalizzazioni e al fine di stabilire se vi siano stati oppure no situazioni e comportamenti da segnalare al consiglio di disciplina.

È una virtù in tempi di urla, di semplificazioni, di demagogie e di personalismi approfondire la forma e la sostanza di un evento mediatico controverso per poi confermare, solo con dati e prove alla mano, la decisione del deferimento oppure per riparare alla frettolosità e all’errore nel caso in cui risultasse necessario. Lo dobbiamo alla nostra coscienza di giornalisti liberi dalle emotività e dai condizionamenti, consapevoli che la correzione di eventuali passi sbagliati (sicuramente il nostro nel non averti proposto a caldo una pausa di riflessione) è un atto di coraggio, di trasparenza e di onestà intellettuale. Il silenzio, che non fa per noi, regala spazio al grigiore delle speculazioni, degli attacchi e delle strumentalizzazioni. Certi che terrai conto della nostra posizione ti auguriamo buon lavoro.

Leggi anche:

1. Polizia e Lega diffondono l’identità di mio figlio, ma l’OdG deferisce me. Con un atto politico (di S. Lucarelli) / 2. Salvini e i suoi poliziotti: ma mio figlio ha il coraggio delle sue idee (di Selvaggia Lucarelli) / 3. Silenzio sui titoli di Libero, ma guai a toccare Salvini. Se questo è un Ordine dei Giornalisti (di Giulio Gambino) / 4. Chiesto rinvio a giudizio per Mario Luigi Favoloso dopo la scritta sessista contro Selvaggia Lucarelli al Gf

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Landini alla Marcia Mondiale per la Pace a Bologna: “La lotta per la pace e la giustizia sociale sono inseparabili”
Cronaca / Torino, madre uccide la figlia di 10 mesi nella vasca da bagno e poi tenta il suicidio
Cronaca / Alessandro Basciano arrestato per stalking nei confronti dell'ex Sophie Codegoni
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Landini alla Marcia Mondiale per la Pace a Bologna: “La lotta per la pace e la giustizia sociale sono inseparabili”
Cronaca / Torino, madre uccide la figlia di 10 mesi nella vasca da bagno e poi tenta il suicidio
Cronaca / Alessandro Basciano arrestato per stalking nei confronti dell'ex Sophie Codegoni
Cronaca / Cesara Buonamici denuncia per stalking il fratello Cesare: “Perseguitava lei e il marito”
Cronaca / Sciopero dei treni a novembre 2024: quando sarà il prossimo?
Cronaca / Napoli, bambino di 10 anni accoltella 13enne che rifiuta di consegnargli il pallone
Cronaca / Lecce, 26enne inala la "droga della risata" da un palloncino e muore
Cronaca / Il giallo del panino e il chirurgo bocciato al test di medicina: cosa sappiamo finora sulla morte di Margaret Spada
Cronaca / Chi era Amar Kudin, il poliziotto-rugbista di 32 anni morto nell’incidente fra due volanti a Roma
Cronaca / Roma, incidente fra due volanti: muore un poliziotto di 32 anni, feriti due colleghi e un fermato