Barbareschi shock: “Il problema non sono i gay, ma la mafia di froci e lesbiche”
“Il problema è la mafia dei froci. Non è essere omosessuali il problema, è la mafia degli omosessuali, la mafia delle lesbiche. Io sono a favore delle lesbiche. Ma qualsiasi persona, anche quattro tranvieri, che fanno un’associazione che è discriminante verso le altre, allora questa è un’associazione mafiosa. Ormai il paradosso è che se io sono etero sono escluso in quanto non transgender. La creatività non è legata al genere. Se ci sono 4 donne brave, ci sono 4 donne brave. Nel mio ufficio ci lavorano 80 persone. Non conosco la loro sessualità. E questo non è una discriminante verso di loro. Nè tantomeno loro ne traggono vantaggio. Poi uno nel privato può fare quello che vuole”, queste le parole del regista e produttore Luca Barbareschi durante la presentazione della mostra curata da Vittorio Sgarbi, “Eccentrici e solitari” nel borgo di Sutri, in provincia di Roma.
“Le nuove regole degli Academy Award prevedono l’inclusività. L’inclusività è la cosa più stupida del mondo. Cosa vuol dire l’inclusività? Io dovrei fare un film in cui c’è sempre un nano, un transgender, un cinese. E poi, un cinese come? Un cinese omosessuale? Una cinese lesbica”, ha proseguito l’attore secondo quanto riportato dalla testata locale TusciaWeb.
Un intervento che non è passato inosservato alla comunità Lgbt e ha indignato le associazioni locali. “Le parole di Luca Barbareschi risultano inaccettabili. Ricordiamo che nel 2018 il Pride di Ostia, organizzato da Lazio Pride, fu dedicato proprio alle vittime delle mafie, in gemellaggio con il Pride di Napoli. La comunitá LGBT è vittima della criminalitá organizzata, che sfrutta e opprime le condizioni di disagio di chi è vittima di omofobia. Come affermò Federica Angeli, giornalista antimafia testimonial del pride del 2018, le vittime di mafia e le vittime di omofobia hanno una similitudine per essere spinte in un cono d’ombra di oppressione. Barbareschi chieda scusa. Lazio Pride è schierato nel contrasto alle mafie e continueremo a farlo il 25 giugno e il 9 luglio ai Lazio Pride di Albano Laziale e Viterbo”, ha commentato lo staff di Lazio Pride.
“Siamo fortemente delusi per le parole di Barbareschi pronunciate a Sutri. Mafie e comunità LGBT sono in antitesi. Il 9 luglio saremo in piazza al Viterbo Lazio Pride anche contro le mafie, come già Lazio Pride fa da anni”, ha dichiato Virginia Migliore, Presidente di Peter Boom Arcigay Viterbo.