Esclusivo TPI – Com’è andato davvero il turbolento Consiglio regionale della Lombardia che non ha sfiduciato Gallera: il verbale
“Il voto sulla mozione di sfiducia all’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, è stato falsato”. Dopo la denuncia a TPI della consigliera Carmela Rozza (Pd), il nostro giornale è in grado di mostrare il verbale della turbolenta seduta consigliare di quel 4 maggio, segnata dalle proteste dei consiglieri di minoranza per la presunta violazione del principio di segretezza del voto.
Il sospetto, avanzato in particolare dagli esponenti del Pd, è che la maggioranza – temendo che al suo interno ci fossero franchi tiratori pronti a sfiduciare Gallera per la cattiva gestione dell’emergenza Coronavirus -abbia impartito l’ordine di votare a ciascuno attraverso un “segno diverso”.
Nel verbale della seduta si legge durante le operazioni di scrutinio al tavolo dei segretari si avvicinano alcuni consiglieri. Tra questi il consigliere dem Pietro Bussolati, che “dichiara ad alta voce che la diversa modalità di segnatura del voto contrario rende le schede riconoscibili vanificando la segretezza del voto”.
“La maggioranza si è controllata”, accusa la consigliera Rozza. “Ognuno doveva votare con una croce verticale, con una croce orizzontale, con una grande, con una piccola, segno che anche nella maggioranza del consiglio regionale non sono assolutamente convinti di quanto è stato fatto dalla Regione Lombardia in questi due mesi, perché altrimenti non dovevano aver paura. Invece era palese la paura. E hanno controllato i loro consiglieri”.
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