Lodi, celebrati i funerali di Giovanna Pedretti. Il parroco: “Leoni da tastiera distruggono tutto”
Si sono tenuti questa mattina, lunedì 22 gennaio, a Sant’Angelo Lodigiano (Lodi), i funerali della ristoratrice 59enne Giovanna Pedretti, trovata morta otto giorni fa nel greto del fiume Lambro. Il parroco Don Enzo Raimondi, che ha celebrato le esequie, all’arrivo della bara in chiesa ha detto che “non è il clamore mediatico che ci riunisce qui ma l’amicizia con Giovanna e la vicinanza ai familiari. Siamo qui per lei”. Mentre, durante l’omelia, ha aggiunto che nella vicenda di Pedretti “c’è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere. Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni. Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui. Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c’è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra”.
“Da una parte c’è una comunità provata, come la nostra, desiderosa solo di essere vicina alla famiglia e di regalare l’ultimo saluto a Giovanna, per restituirle quello che le è stato tolto. Dall’altra il chiedersi come fare per evitare tragedie simili. Come impedire ai leoni da tastiera di riversare impunemente il loro odio, dimenticando il potere distruttivo che possono avere anche semplici parole, che è il significato della massima ‘Ne uccide più la lingua che la spada’», ha detto ancora don Enzo Raimondi. «Un errore forse ha fatto Giovanna: aver per un attimo pensato che oltre agli estranei accusatori che hanno dubitato di lei, potessimo aver dubitato di lei anche noi che la conoscevamo. Bisogna impedire ai leoni di tastiera di distruggere tutto. Ora è il momento del silenzio”.