L’imprenditore arrestato per violenze a Milano era già stato denunciato 2 volte dall’ex moglie
L’imprenditore arrestato per violenze a Milano era già stato denunciato 2 volte dall’ex moglie
L’ex moglie di Antonio Di Fazio, arrestato la scorsa settimana a Milano con l’accusa di aver violentato una studentessa di 21 anni, ha confermato alla procura di Milano il “modus operandi” di violenze e narcotizzazioni che l’imprenditore avrebbe utilizzato anche in altri casi emersi negli ultimi giorni.
“Un racconto lungo e doloroso” quello fatto ai pm dalla donna, che aveva già denunciato per due volte Di Fazio, amministratore unico dell’azienda farmaceutica milanese Global Farma, da cui si è separata nel 2012. Entrambe le denunce, poi archiviate, sono state riprese negli ultimi giorni dagli inquirenti, assieme agli atti della causa di separazione, che confermerebbero l’utilizzo dello stesso schema impiegato contro altre presunte vittime sentite negli ultimi giorni. La donna ha dichiarato di essere stata di essere stata ripetutamente narcotizzata durante la relazione con Di Fazio e tenuta in una condizione di “soggezione psicologica” attraverso maltrattamenti, vessazioni continue e intimidazioni.
L’uomo è stato arrestato arrestato lo scorso venerdì 21 maggio con l’accusa di aver narcotizzato e violentato una studentessa di 21 anni che aveva portato nella sua abitazione. La ragazza ha raccontato di essere stata invitata a un incontro di lavoro per uno stage e di aver perso i sensi dopo aver bevuto un caffè. Durante la perquisizione in casa dell’uomo sono state trovate, nascoste in cucina, due confezioni di “Bromazepam”, un ansiolitico della famiglia delle benzodiazepine, che potrebbe aver somministrato alla ragazza, mescolandolo con un caffè e un succo d’arancia.
Negli scorsi giorni due delle ragazze sentite dai pm di Milano hanno dichiarato di essere state sequestrate per “giorni” o addirittura “settimane” da Di Fazio. Una fonte citata dall’Ansa, descrive le parole riportate nei verbali come “da film dell’orrore”. L’imprenditore avrebbe attirato le proprie vittime, tutte studentesse giovanissime, nel suo appartamento con la scusa di proporre loro uno stage nella propria azienda. Poi le avrebbe narcotizzate con tranquillanti sciolti nelle bevande e avrebbe abusato di loro. Gli inquirenti stanno indagando anche su una presunta “rete” di complici nel mondo della criminalità che potrebbero aver aiutato Di Fazio ad avvicinare le studentesse. Altre ragazze hanno già contattato gli investigatori e sarebbero pronte a loro volta a denunciare.