Odio contro Liliana Segre, la solidarietà della politica: “Quei messaggi sono un insulto alla storia”
Insulti a Liliana Segre, la solidarietà della politica per la sopravvissuta della Shoah
Liliana Segre è bersagliata da insulti: alla sopravvissuta della Shoah arrivano oltre 200 messaggi di odio ogni giorno, per questo la politica ha espresso la sua solidarietà alla senatrice a vita.
“I messaggi carichi di odio che ogni giorno vengono rivolti all’indirizzo di Liliana Segre sono un insulto alla storia e alle istituzioni di un Paese che sul rifiuto dell’antisemitismo e sul ripudio della violenza ha eretto la sua architettura democratica e ritrovato la pace, la libertà e il progresso”, ha detto la Presidente del Senato Elisabetta Casellati.
Proprio di odio razziale parlerà la senatrice a vita lunedì 28 ottobre in una conferenza a Milano, alla Iulm, dal titolo “Dal Binario 21 ad Auschwitz. Il linguaggio dell’odio: incontro con Liliana Segre”.
Tante le attestazioni di solidarietà da parte del mondo della politica: il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra ha riferito che “il livello di cretinismo/razzismo/antisemitismo cresce senza pausa. La miglior risposta è far capire che siamo tutti con Liliana Segre”.
Anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, si è detto “schifato. Non trovo termine più adatto per commentare i continui insulti che la senatrice Liliana Segre riceve ogni giorno in rete. La mia solidarietà, e quella di tutti i democratici. Sono insulti antisemiti o di genere che non possono passare più inosservati”.
Da Italia Viva parla il presidente dei senatori Davide Faraone, che ha proposto che la senatrice sia presidente della Commissione Anti odio: “Martedì il Senato voterà la mozione per l’istituzione della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Prima firmataria Liliana Segre, a seguire Loredana De Petris, Davide Faraone, Andrea Marcucci, Gianluca Perilli… Orgoglioso di aver apposto la mia firma sulla mozione, orgoglioso di votarla con tutto il gruppo Italia Viva. Sarebbe un bella risposta agli odiatori, infine, se a presiedere la commissione fosse proprio lei, Liliana Segre, con quel numero di matricola 75190, tatuato sull’avambraccio dai nazisti ad Auschwitz”.
Anche da Forza Italia, Anna Maria Bernini ha espresso la sua solidarietà alla sopravvissuta dell’Olocausto, parlando di “una vergogna morale e culturale che va combattuto e condannato con tutte le armi della ragione”. Elena Bonetti, ministra della Famiglia, ha commentato ritenendo che gli attacchi alla Segre “addolorano. Contrastano con quello che di bene ci è stato insegnato nelle nostre famiglie ed è nello spirito della nostra Costituzione: il rispetto per la persona umana – per ogni persona -, il rifiuto di ogni discriminazione, la ricerca del bene di tutti e la condanna di ogni forma di violenza. Chi ama e vuole l’Italia più bella, un’Italia di pace, è con Lei, senatrice”.