Legge di Bilancio: “meno tasse ai ceti medi”. In arrivo proroga per l’assegno unico ai figli
Proroga superbonus al 2023: è questa una delle novità che troverà spazio nella Legge di Bilancio 2022, secondo quanto previsto dalla NaDEF approvata il 29 settembre 2021. Per le detrazioni fiscali sui lavori di riqualificazione energetica il Governo conferma l’impegno di voler prolungare la durata delle agevolazioni. Per il momento, la Nota di aggiornamento al DEF approvata il 29 settembre 2021 si limita ad indicare in maniera sommaria che verranno “rinnovate svariate misure di rilievo economico”, tra cui gli incentivi per l’efficientamento energetico degli edifici. Questo è quanto si legge nella bozza in circolazione.
Il governo, secondo quanto si apprende, dovrebbe inserire l’impegno a proseguire con l’incentivo alle ristrutturazioni green nella Nota di aggiornamento al Def (Nadef). La proroga dovrebbe poi essere inserita in manovra. Probabile un collegato sul salario minimo inserito nel documento.
Secondo le prime ipotesi, le risorse saranno utilizzate per eliminare l’Irap (su cui converge tutta la maggioranza che ha lavorato all’indagine conoscitiva in Parlamento): almeno per le imprese individuali e i professionisti, mentre per le società che versano l’Ires il vecchio tributo resterebbe, almeno per il momento, sotto forma di addizionale. In alternativa c’è sul tavolo per le imprese il taglio del Cuaf, il contributo unico sugli assegni familiari.
Ma una parte consistente della maggioranza vorrebbe almeno lanciare un segnale sul fronte Irpef, intervenendo (come suggerito sempre dalle commissioni di Camera e Senato) sul terzo scaglione, che riguarda la quota di reddito tra 28 mila e 55 mila euro: ridurre di almeno un punto l’attuale aliquota del 38 per cento a beneficio dei ceti medi costa circa 3 miliardi.