Kata scomparsa, la nonna: “Vittima di uno scambio di persona”
La famiglia di Kata, la bimba scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno, spera ancora di riabbracciare la bambina. Dopo le parole del nonno paterno, ora è la nonna a dire sulla sua sulla vicenda, fornendo un’altra chiave di interpretazione. “Credo che sia stata vittima di uno scambio di persona: volevano rapire un’altra bambina ed è stata presa per sbaglio”, ha detto Esther a La Nazione di Pistoia, dove la donna vive insieme all’anziana che assiste.
“Sono sicura che nessuno avrebbe mai fatto del male alla mia famiglia volontariamente. Siamo delle brave persone: mio figlio ha avuto una vita difficile, ma ha scontato la sua pena in carcere. E la famiglia di Katherine, mia nuora, è rispettata. Io non ho idea di cosa succedesse all’Astor, ma sono certa che Abel”, lo zio di Kata recentemente arrestato, “non c’entri niente”.
La nonna descrive Kata come una bambina “chiacchierona e piena di energia. Quando mi vedeva urlava sempre: ‘mami, mamì”. Quando l’ha vista l’ultima volta, l’8 giugno, era “bizzosa: si rifiutava di mangiare la cotoletta che avevo preparato e voleva solo il riso, il suo piatto preferito”, ma “era una gioia avere Kata intorno. Quando mio marito mi chiamò per dirmi che era sparita, qualcosa si ruppe dentro di me”.
Suo figlio Miguel, riferisce in lacrime la donna a La Nazione, “mi ha confidato di volersi uccidere. Io gli ho detto di pensare alla sua famiglia, ma lui non riesce a smettere di torturarsi. Mi chiede: ‘Dove eravate tutti quando è sparita la mia bambina?’ e io non so come rispondere. Nei giorni scorsi è svenuto perché non mangia più: è caduto in terra davanti al fratellino di Kata, terrorizzato”.