Stangata Juventus, l’ex presidente: “Manovra stipendi peggio delle plusvalenze, possibile falso in bilancio”

Stangata Juventus, l’ex presidente: “Manovra stipendi peggio delle plusvalenze, possibile falso in bilancio”
Dopo la maxi-penalizzazione per il caso plusvalenze, la Juventus attende nuove decisioni sulla cosiddetta “manovra stipendi” e le “partnership” con altre società. “Il nuovo cda della Juve è sicuramente investito da diverse problematiche molto difficili”, ha commentato oggi Giovanni Cobolli Gigli, che prese il timone del club bianconero dopo lo scandalo Calciopoli. Secondo l’ex presidente, il caso “più preoccupante” è quello che riguarda la manovra stipendi, “perché potrebbe esserci un discorso di falso in bilancio”.
“La storia si ripete nel senso che la Juve potrebbe essere soggetta a penalizzazioni come con Calciopoli, ma qui gli argomenti sono completamente diversi”, ha osservato nell’intervista a Radio Anch’io Sport. “Calciopoli investigava i rapporti non sani tra le squadre e gli arbitri, qui invece è un discorso che riguarda le plusvalenze”. “Aspettiamo che la Corte d’Appello della Figc faccia uscire il suo ricorso per capire le motivazioni per cui solo la Juve ha avuto 15 punti di penalizzazione e le altre squadre no”, ha detto riguardo la sentenza annunciata venerdì scorso. Questa, secondo Cobolli Gigli, potrà essere confermata o cancellata dal Coni, a cui la Juventus ha fatto ricorso. “Oppure, come dice l’avvocato Cantamessa e io mi fido di lui, si potrà rimandare alla Corte il giudizio per un nuovo processo”, ha aggiunto. “Poi ci sono altre cose non piacevoli da sentire: il discorso sugli stipendi tocca anche il penale, in attesa che la Uefa si pronunci”.
Riguardo la confederazione calcistica europea, ha detto di aspettarsi un “atteggiamento rigido”: “Evelina Christllin, membro del consiglio Fifa in quota Uefa e tifosa della Juve, ha detto che è una botta pesante, che bisogna ripartire a testa bassa, ma anche lei ha fatto presente che sono state fatte una serie di cose che l’hanno indotta a prendere le distanze dalla dirigenza della Juve”.
Secondo l’ex dirigente, si è sentita la mancanza di “una persona importante come Marotta”. “Non voglio divinizzarlo, ma era in grado di gestire bene il settore sportivo”, ha detto Cobolii Gigli, secondo cui “è chiaro che sono state fatte delle cose che non dovevano essere fatte”. Alla domanda se tirerebbe le orecchie ad Agnelli nel caso dovesse incontrarlo, ha ironizzato: “le orecchie non so se le troverei in mezzo a tutta quella barba, quindi lascerei stare”.
Le notizie degli ultimi giorni hanno pesato anche sull’andamento del titolo azionario, che non è riuscito a fare prezzo all’avvio delle contrattazioni. In mattinata le perdite si sono più che dimezzate rispetto ai minimi raggiunti stamattina, con un calo comunque superiore al 5 percento.