John Elkann: “Nostra madre ci picchiava. Lapo subiva più di tutti”
John Elkann torna ad accusare la madre Margherita Agnelli di violenze fisiche e psicologiche nei confronti suoi e dei suoi fratelli Lapo e Ginevra. L’amministratore delegato della holding di famiglia Exor – che controlla un impero da 40 miliardi di euro che va da Stellantis al Gruppo Gedi passando per Ferrari, la Juventus e le calzature Christian Louboutin – ne parla in una lunga intervista al magazine francese Le Point.
Elkann definisce la madre una “persona naturalmente violenta, piena di risentimento”: “Denigrava nostro padre”, dice. “Il dialogo è impossibile con lei. Di fronte a questa incapacità, sfociava nella violenza, verbale o fisica”.
Tra Margherita Agnelli e i tre figli avuti da Alain Elkann è in atto da tempo una battaglia legale sull’eredità di Marella Agnelli, moglie di Gianni, madre di Margherita e nonna di John, Lapo e Ginevra. Margherita sostiene di essere stata raggirata nel firmare un accordo da 1,2 miliardi con cui ha rinunciato all’eredità.
Da questa causa civile – che vede Margherita affiancata dai cinque figli avuti dal secondo matrimonio, quello con il nobile franco-russo Serge de Pahlen – è scaturita anche un’inchiesta penale che vede ora John Elkann indagato per truffa ai danni dello Stato italiano insieme al commercialista Gianluca Ferrero, attuale presidente della Juventus, e al notaio Robert Von Groueningen, amministratore dell’eredità di Marella Agnelli per incarico dell’autorità giudiziaria svizzera.
Già nei mesi scorsi l’amministratore delegato di Exor aveva rivelato in un’intervista al quotidiano Avvenire le violenze inflitte da sua madre e a lui e ai suoi fratelli: “Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra fin da piccoli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre. Ed è questo che ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni”, aveva detto.
Ora, parlando con Le Point, Elkann rincara dose: Margherita, attacca il figlio, “non sopporta di non avere ragione. La minima opposizione finiva con una punizione. La situazione è peggiorata con la sua nuova vita: avere questi tre figli da un precedente matrimonio era un problema”.
Alla domanda se le violenze fisiche consistessero in schiaffi, il manager risponde: “Di più. Più di tutti, è stato Lapo a subire”.
Elkann accusa poi la madre di “fanatismo religioso e bigottismo”: “Voleva farci aderire all’universo ortodosso di suo marito e imporcelo, in un certo senso, perché lui ci accettasse. Invano”, dice.
Dall’intervista emerge anche un aneddoto curioso: “Una scena riaffiora dal passato. Si svolge a Villar Perosa, culla degli Agnelli. La proprietà familiare è piena di gente. Gianni è lì, sua moglie anche, così come Margherita e Serge de Pahlen. Un ospite di quest’ultimo fa conversazione a bordo piscina. Era Vladimir Putin”.
Elkann sostiene di aver “moltiplicato i tentativi di conciliazione nella speranza di ritrovare la pace” con la madre, “l’ultimo dopo il decesso di mia nonna”, dice. Tentativi che evidentemente non hanno sortito l’effetto sperato.
Intanto, il presidente di Stellantis ha fatto sapere di essere pronto ad andare a riferire davanti al Parlamento italiano sulla crisi della casa automobilistica nata dalla fusione tra Fiat-Chrysler e Peugeot. Parlando dell’azienda, il manager dice a Le Point: “Il nostro lavoro consiste nell’essere competitivi, e l’America è il nostro più grande mercato. Non provo alcun sentimento di insicurezza. Guardate: Fiat è diventata Fca e poi Stellantis”.
“L’importante – aggiunge – è porsi un’ambizione realistica e avere l’umiltà di capire cosa significa essere pronti a competere. Dal 2004, con l’arrivo di Marchionne, le cose sono cambiate, non perché i problemi, le difficoltà o la complessità siano scomparsi, ma per il modo in cui li abbiamo affrontati. Non volevamo più vivere in un mondo di fiabe, ma nella realtà”.