Il sogno di Jasmine, vittima di violenza: “A Miss Italia vorrei dire alle ragazze di non accettare qualcosa che non è amore”
La giovane mamma ha querelato più volte l'ex compagno
Jasmine Vrenna, 25enne di Torino, ha alle spalle una lunga storia malgrado la sua giovane età. Come ha raccontato il quotidiano Corriere della sera, la ragazza è un esempio di coloro che, dopo averla provata sulla propria pelle, dicono ‘No’ alla violenza di genere. E lo fanno non smettendo mai di sognare.
La vita di Jasmine
All’età di 17 anni Jasmine conosce un uomo su Facebook ed è convinta che sarà l’amore della sua vita. Resta incinta e partorisce dieci giorni dopo la Maturità classica. Ossia pochi mesi dopo aver subito un’aggressione da parte del suo fidanzato, che ha messo a rischio la gravidanza facendola cadere dalle scale. Non solo. Il compagno avrebbe colpito anche i genitori di lei. “La prognosi per loro è stata di 27 giorni: a lui aveva dato ripetuti calci in testa, a lei aveva rotto il setto nasale. A me è andata meglio. La denuncia è partita d’ufficio al pronto soccorso. È lì che mi hanno suggerito di contattare il centro anti violenza di via Bruino 4”, racconta Jasmine alla testata.
Nonostante ciò, la giovane non ha subito il coraggio di lasciare il compagno. Fino a quando lui non minaccia suo figlio. “Lì ho capito che la priorità era proteggere il mio bambino”, dice Jasmine. Che querela l’ex compagno, l’ultima volta a novembre, quando era diventato un pericolo per la vita del bambino. La giovane, a tal proposito, afferma: “A quel punto è intervenuta la mia legale, Caterina Biafora, e il giudice ha deciso per il mio ex la sospensione delle visite in ambiente protetto”.
Jasmine, però, continua a vivere inseguendo i suoi desideri. Oltre a essere stata assunta dalla onlus Croce etica, la ragazza vorrebbe provare a correre per Miss Italia. “Nel 2004 mi sono iscritta al concorso, nonostante la mia altezza: sono un metro e sessanta! Ma gli amici e mia mamma mi hanno incoraggiata. Due anni fa non avevo superato le prove, speriamo che quest’anno vada meglio”, confessa la giovane.
Ma non si tratta solo di una gara di bellezza: “Vorrei arrivare tra le finaliste perché potrei raccontare qualcosa alle altre ragazze, potrei dire che devono fermarsi in tempo, tenere gli occhi aperti, non accettare qualcosa che non è amore. Per me è stato difficile: ho conosciuto il padre di mio figlio su Facebook quando avevo 17 anni, lui era il mio primo compagno, non avevo parametri di riferimento. Quando alzava le mani su di me, io mi dicevo che avevo sbagliato a farlo innervosire, tendevo a giustificarlo. Mentre per quelli come lui non ci sono giustificazioni”.