Israele, 10 palestinesi uccisi in un raid a Jenin: crescono le tensioni. Bombardata Gaza nella notte
Israele, 10 palestinesi uccisi in un raid a Jenin: crescono le tensioni. Bombardata Gaza nella notte
Tornano a piovere bombe sulla striscia di Gaza, colpita dai jet israeliani in risposta al lancio di alcuni razzi verso il sud di Israele. A riaccendere le tensioni è stata l’uccisione ieri di 10 palestinesi in un’operazione delle forze di sicurezza israeliane a Jenin, in Cisgiordania.
Nella notte, l’aviazione israeliana ha colpito diversi obiettivi attribuiti a Hamas, il movimento islamista che controlla la striscia di Gaza dal 2006, uno dei quali nel campo profughi di Maghazi. Al suo interno, secondo le forze israeliane, era presente una fabbrica sotterranea per la produzione di razzi, circondata da edifici residenziali e a poca distanza da un deposito dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, la Unrwa. Prima, intorno alla mezzanotte, due razzi lanciati dalla striscia verso Ascalon erano stati intercettati dal sistema antimissilistico Iron Dome. Altri tre razzi sono stati lanciati intorno alle 3.30: secondo l’esercito israeliano uno è stato intercettato, uno è caduto in un campo e un altro non ha superato il confine.
Ieri 10 palestinesi erano stati uccisi in un’operazione antiterrorismo a Jenin, in Cisgiordania. Si tratta del bilancio più sanguinoso degli ultimi mesi, in cui le forze di sicurezza israeliane hanno aumentato i raid in Cisgiordania come parte della cosiddetta “Operazione Frangiflutti”. L’obiettivo dei soldati era una cellula della Jihad Islamica che, secondo i servizi israeliani, stava pianificando un attacco terroristico.
Nel 2022, riporta l’ong israeliana B’Tselem, almeno 146 palestinesi sono stati uccisi dalle forze di sicurezza israeliane nei territori occupati di Gerusalemme Est e Cisgiordania, il dato più alto dal 2004.