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Home » Cronaca

Ischia, donna ucraina trovata morta in una scarpata: fermato per maltrattamenti il compagno russo

Immagine di copertina

I Carabinieri di Ischia hanno fermato un uomo di 41 anni di nazionalità russa accusato di maltrattamenti nei confronti della sua convivente, trovata morta domenica scorsa in un dirupo sull’isola partenopea.

La vittima si chiamava Marta Maria Ohryzko, aveva 32 anni ed era di nazionalità ucraina. I due vivevano insieme in una roulotte nella zona del Vatoliere, a Barano, a pochi metri di distanza dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere della donna.

Domenica mattina era stato lo stesso convivente ad allertare le forze dell’ordine dopo il macabro ritrovamento, in un dirupo di circa 2 metri.

Al momento non sembra si sia trattato di un femminicidio. La donna sarebbe caduta nella scarpata sabato pomeriggio e sarebbe morta di stenti il mattino seguente dopo la notte trascorsa da sola nella vegetazione.

Secondo quanto emerso dall’ispezione del cellulare dell’uomo, sabato, dopo la caduta, Marta Maria avrebbe inviato al compagno diversi messaggi e avrebbe più volte provato a chiamarlo chiedendo aiuto, ma lui l’avrebbe ignorata.

Sul corpo della vittima sono state trovate lesioni che potrebbero essere frutto della caduta ma anche di percosse precedenti.

Gli inquirenti hanno appurato che il 41enne aveva ripetutamente aggredito e minacciato la donna, anche utilizzando un coltello: secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa, in una circostanza le aveva bruciato i vestiti e l’aveva fatta cadere di proposito su un fuoco acceso, causandole ustioni di secondo grado al gluteo, alle braccia e all’addome.

Inoltre, sembra che l’uomo non le consentisse di frequentare i suoi familiari, che lui russo odiava in quanto ucraini.

LEGGI ANCHE: Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti

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