Contagi, le ipotesi al vaglio del Governo: obbligo vaccinale, super green pass e tampone valido solo per lavoro
Il costante aumento dei contagi ha convinto il Governo ad adottare misure più stringenti per frenare la quarta ondata di Covid, tentando di convincere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Quella che sta per iniziare potrebbe essere la settimana decisiva: sul tavolo del governo ci sono diverse ipotesi; dal super green pass, all’obbligo vaccinale. Sarà il premier Mario Draghi a trovare il punto di equilibrio ma la strada è quella di non voler far pagare agli italiani vaccinati ulteriori restrizioni. Da questo punto di vista sono i governatori Toti e Fedriga quelli maggiormente intenzionati a chiedere che il prezzo lo paghino i no vax.
Palazzo Chigi, però, è al lavoro anche su altri fronti caldi, tra cui l’obbligatorietà del vaccino per alcune categorie – in primis medici, docenti e forze dell’ordine – e la riduzione della durata di tamponi e Green pass. Da lunedì, poi, si partirà con la somministrazione delle terze dosi per gli over 40, anticipando di dieci giorni la data inizialmente prevista e tornare a garantire la copertura vaccinale ad una corposa fetta della popolazione.
Tra le idee più quotate c’è la possibilità di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio dei colori delle regioni, che al momento però non sono all’orizzonte. “Chi non ha il vaccino ma ha solo il Green pass legato al tampone – chiosa Brunetta – subisce i vincoli del cromatismo”.
“Il super Green pass” che arriverà “molto probabilmente a dicembre”, dice il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Una misura pensata per tutelare maggiormente – o ‘premiare’ – i soggetti vaccinati, ma che inevitabilmente è destinata a creare polemiche e malumori.
Speranza parte dai numeri di contagi e vittime e ricorda che “abbiamo un vantaggio rispetto ai Paesi come Austria, Germania, Olanda e Belgio costretti a imporre misure rigorose e chiusure drammatiche”. Sull’obbligo vaccinale o un eventuale super green pass “siamo ancora nel dibattito. Adesso io credo che dobbiamo seguire quello che ci sta dicendo la comunità scientifica e cioè accelerare la terza dose. E noi lo stiamo facendo” per poter “affrontare la fine dell’anno e l’inizio dell’anno prossimo con più serenità”, ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.