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L’intervista di Bruno Vespa a una donna vittima di violenza fa discutere sui social per “i toni beffardi” | VIDEO

"Se avesse davvero voluto ucciderla, l'avrebbe fatto": il conduttore ha commentato così il tentato omicidio che la donna ha subito

 

Intervista Bruno Vespa a una donna vittima di violenza

La lunga intervista di Bruno Vespa a una donna vittima di violenza, durante la puntata di Porta a Porta del 17 settembre, fa discutere e indignare sui social. La rabbia degli utenti si appunta sui toni utilizzati dal conduttore durante la conversazione e sul suo presunto sorriso “beffardo” e sul tono “paternalistico”. Ma, soprattutto, sotto accusa finisce una frase che Vespa pronuncia dopo che la donna ha raccontato del tentato omicidio che ha subito nella sua casa: “Se avesse davvero voluta ucciderla, l’avrebbe uccisa”. Il conduttore replica e si definisce “sorpreso e indignato”.

La donna è Lucia Panigalli, oggi 62 anni, che vive in un casolare alle porte di Ferrara. Il 16 maggio del 2010 stava tornando a casa dopo una serata passata con gli amici a festeggiare la notizia che stava per diventare nonna, quando è stata aggredita da un uomo con un passamontagna. Spinta in casa, riesce a scoprire il volto dell’aggressore. “Quando ho sollevato il passamontagna e ho visto che era Mauro ho pensato che non avrebbe mai potuto farmi del male”, racconta a Vespa.

L’uomo, invece, l’ha trascinata per terra e le si è messo sopra a cavalcioni, provando a colpirla alla gola con un coltello. Non riuscendo a ucciderla, l’ha colpita ripetutamente con dei calci sferrati con pesanti scarpe da lavoro.

“Mi sono difesa come potevo, con la sciarpa, con il cappotto”, ha raccontato Lucia Panigalli, con la voce ferma ma la paura negli occhi, al solo ricordo. E quando Vespa le dice “Insomma, se avesse davvero voluta ucciderla, l’avrebbe uccisa”, lei non può che rispondere: “Sì”, ma l’espressione resta perplessa per la domanda che ha appena ricevuto.

Vespa alla donna vittima di violenza: “Lei è fortunata perché è sopravvissuta”

L’uomo, Mauro Fabbri, 56 anni, è stato scarcerato di recente. Era stato condannato a otto anni e sei mesi di detenzione ma ha potuto usufruire di uno sconto di pena per buona condotta. Nonostante durante la detenzione si fosse accordato con un sicario, il suo compagno di cella bulgaro, perché, in cambio di 25 mila euro, fingesse un incidente stradale per uccidere la ex compagna.

“La legge dice che se il reato non si verifica, i due attori non possono essere condannati”, riferisce un avvocato intervistato da Porta a Porta.

La donna si schernisce: “Il reato c’è, secondo me”. Bruno Vespa che la intervista commenta: “Per la legge non c’è. Capisco lei, ma capisco anche la legge”.

Lucia Panigalli adesso è sotto tutela dell’Arma dei carabinieri, perché l’ipotesi di un nuovo attacco non è così remota. “Un’ora prima di uscire devo chiamare e la pattuglia mi accompagna e un’ora prima di tornare a casa lo stesso”, racconta la donna vittima di violenza, parlando della sua vita.

Il commento di Vespa è: “Lei è fortunata perché è sopravvissuta, molte donne vengono uccise. Ed è protetta, mentre molte altre donne non lo sono. Lei non corre rischi allora cosa teme?”.

La risposta è ovvia: “Temo per la mia vita”.

QUI la puntata di Porta a Porta del 17 settembre

I commenti indignati sui social all’intervista di Porta a Porta

“Una donna che ha subito violenze estreme dal marito, fino al tentato omicidio, e che è costretta a vivere sotto scorta, grida il proprio terrore per l’imminente scarcerazione e si trova a subire un processo quasi la vittima fosse lui. Un continuo sminuire da parte di Bruno Vespa le violenze e le condotte inumane dell’ex e cercare di entrare nella vita privata della signora (“aveva già un’altra relazione?”) fino ad arrivare alla frase, beffarda

“Mi vergogno profondamente che non siano stati ancora presi provvedimenti per questa intervista indegna. Vespa ha offeso tutte le donne vittime di violenza, che vivono in un paese misogino, sessista e patriarcale”, attacca su Facebook Beatrice Brignone, segretaria di Possibile.

“Questo non è servizio pubblico: è una cloaca a cielo aperto che dovrebbe essere urgentemente igienizzata”, è il durissimo commento di un altro utente, stavolta su Twitter.

Vespa “si è permesso di svilire e offendere la signora minacciata dal suo aguzzino”, scrive qualcun altro.

La replica di Bruno Vespa alle polemiche sull’intervista

“Sono sorpreso e indignato da alcune reazioni alla mia intervista di ieri sera alla signora Lucia Panigalli”, ha commentato il conduttore di Porta a Porta, bruno Vespa, rispondendo alle critiche che gli sono arrivate soprattutto sui social.

“Se c’è una trasmissione che dalle sue origini si è fatta portavoce della tutela fisica e morale delle donne vittime di violenza questa è Porta a porta”, aggiunge. “Abbiamo invitato la signora proprio perché il suo caso è clamoroso e allo stato la legislazione non è in grado di proteggerla in maniera adeguata”, ha spiegato Vespa.

Il conduttore si difende: “È gravissimo che si voglia estrapolare una frase da un dialogo complessivo di grande solidarietà e rispetto. La risposta migliore a queste calunnie sono i ringraziamenti che abbiamo ricevuto dalla signora e dal suo avvocato”.

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