“La biblioteca che batte l’algoritmo”: intervista a Maranesi, il rettore più giovane d’Italia
Sul nuovo numero di TPI, in edicola da venerdì 3 dicembre, l'intervista ad Alessandro Maranesi, il più giovane rettore di collegi universitari d’Italia
«Credo che lui sia l’intellettuale dei nostri tempi».
«Non vedo molti altri usare un linguaggio in cui si mescolano così sapientemente diverse forme d’arte. Zerocalcare avvolge tutto col sarcasmo, che è lo strumento retorico più calzante per leggere il mondo in cui viviamo. Pasolini e Cicerone, pur conoscendolo, non avrebbero mai usato il sarcasmo, perché sarebbe stata una cifra stonata per i loro tempi».
«Lo dico da trentino: è una critica sciocca. Lui alterna i ritmi sapientemente: come nelle messe medievali si alternava il latino e il volgare, c’è un continuo gioco tra contenuto alto e linguaggio basso, governato da una regia in cui nulla avviene a caso. Basti pensare a come viene dosato lo strumento della critica sociale e politica».
«Filtrando sempre il tutto con il racconto e con la logica della nevrosi. Zerocalcare non spiattella la condizione precaria della sua generazione con un semplice slogan militante, prima la fa passare attraverso il filtro delle nevrosi e delle paure. Come dire: la faccio mia e poi te la faccio consumare. Crea empatia. È una grande opera».
«La cultura, l’arte, le manifestazioni intellettuali vivono della più alta forma di darwinismo: si adattano a ogni contesto. Creano sempre qualcosa di nuovo e di grandioso. Tra centocinquant’anni chi vedrà Strappare lungo i bordi troverà un piccolo monumento alla società italiana del 2021».