Parla il proprietario del locale di fronte all’incidente di Corso Francia: “Auto fino a 100km/h, può accadere di nuovo”
"Pensavamo fosse l'ennesimo tamponamento: invece abbiamo visto Gaia e Camilla morte": parla Alessio Ottaviani, proprietario del locale T-bone di fronte al luogo dell'incidente del 22 dicembre
Incidente Roma, testimone a TPI: “A Corso Francia si va a 100 all’ora”
“Su Corso Francia si va troppo veloci, fino a 100 chilometri orari. Possono succedere altri incidenti come quello di Gaia e Camilla”. A parlare a TPI è Alessio Ottaviani, testimone dell’incidente della notte del 22 dicembre e proprietario del locale T-Bone che si trova a poche centinaia di metri da dove la macchina di Pietro Genovese ha investito e ucciso le due 16enni.
La sua testimonianza è importante per provare a capire la probabile dinamica e per avere un’idea su quanti sia pericolosa la zona per i pedoni.
Ho sentito un boato fortissimo. E ho pensato fosse l’ennesimo tamponamento, come ne vediamo tanti. Sono corso in strada e non c’erano due macchine, ma una macchina e due corpi inermi.
C’erano le ragazze, Gaia e Camilla. Già senza vita. E c’erano altre persone dei locali intorno che si sono affacciate per capire cosa fosse successo.
Io ho raccolto una targa e l’ho poi consegnata alla Polizia.
I corpi non erano sulle strisce. In questi giorni ho sentito parlare dei “giochi” dell’attraversamento senza semaforo, o col rosso. Per delle ragazzine è un vero pericolo. Ma non posso confermare se fossero o no sulle strisce.
Sì, sono arrivati chiamati dai soccorsi. I genitori di Camilla, mamma e papà, sono venuti da noi per ripararsi dalla pioggia. Ho tenuto aperto il T-bone fino a tardi per dare assistenza a chi ne aveva bisogno quella sera maledetta.
Questo non lo so, sul luogo dell’incidente non c’era più niente.
Corso Francia è pericolosissimo. Si tratta di una strada ad alto scorrimento, dove si corre troppo. Si arriva a cento all’ora. Le macchine sono portate a andare veloci.
Questo tragico incidente si poteva evitare: basterebbe mettere degli autovelox e un’illuminazione migliore.
Non hanno mai smesso di venire amici e ragazzi. Portano fiori, striscioni, pensieri. Spero non succeda mai più una cosa del genere.