Come sta Eitan, il bimbo sopravvissuto all’incidente di Stresa-Mottarone: le sue condizioni di salute
Incidente funivia Stresa: le condizione di salute di Eitan, il bambino sopravvissuto
Eitan è il bambino di 5 anni sopravvissuto al tragico indicente della funivia Stresa-Mottarone, nella provincia piemontese di Verbania-Cusio-Ossola, crollata ieri intorno alle 11.30 del mattino, in cui hanno perso la vita 14 persone. “Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio”, hanno dichiarato fonti interne all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove Eitan è ricoverato in prognosi riservata.
Il bambino di origini israeliane risiedeva a Pavia con i genitori, Amit Biran, 30 anni, e Tal Peleg, 26, e al fratellino Tom, di due anni, scomparsi insieme ai nonni Barbara Konisky Cohen e Itshak Cohen, di 71 e 83 anni, che erano giunti da Israele per una vacanza: si trovavano tutti sulla funivia che sorvola il Lago Maggiore. Le preghiere della zia Aya e degli altri parenti si rivolgono adesso al piccolo Eitan. Ieri prima di essere operato avrebbe detto ai medici: “Lasciatemi stare, ho paura”. Ecco cosa sappiamo delle sue condizioni di salute.
Incidente funivia Stresa: le condizione di salute di Eitan, il bambino sopravvissuto
Il bambino è arrivato in ospedale, trasportato in elicottero, alle 14 di ieri. Nel pomeriggio ha subito cinque ore di intervento per le fratture a braccia e gambe. “Ora stiamo aspettando che ce lo facciano vedere, almeno da lontano attraverso il vetro” ha dichiarato all’ingresso dell’ospedale la zia, Aya Biran, sorella di Amit, giunta sul posto dopo aver appreso dell’incidente in cui ha perso il fratello, la cognata e il nipotino Tom. “Mio nipote ha un trauma cranico, bisogna vedere come va, la prognosi non esiste ancora”, ha dichiarato all’edizione locale Repubblica.
Secondo Giovanni La Valle, direttore generale della Città della Salute, dopo l’operazione Eitan ha trascorso una notte tranquilla, e adesso è intubato e sedato. “Non resta che sperare. Attendiamo le prossime 48 ore, la situazione è critica ma fa ben sperare”, ha aggiunto. L’altro bambino che era stato portato d’urgenza in elicottero al Regina Margherita di Torino non ce l’ha fatta e ai parenti non è rimasto che il rito del riconoscimento del corpo.
Incidente funivia Stresa: chi sono le altre vittime
Oltre ai genitori, al fratellino e ai bisnonni del piccolo Eitan, tra le 14 vittime dell’incidente ci sono anche Serena Cosentino, 27enne residente a Diamante, in provincia di Cosenza, da pochi mesi arrivata a Verbania per lavorare al Cnr; il fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi, 33 anni, di origini iraniane e residente a Roma; Silvia Malnati, 27 anni, e Alessandro Merlo, di 29, entrambi di Varese.
Tra le persone morte anche un’altra famiglia della provincia di Varese, Vittorio Zorloni, 55 anni, residente a Vedano Olona, con la compagna Elisabetta Persanini, di 38 anni, e il loro piccolo Mattia, di 5 anni, che ha perso la vita dopo il volo in elicottero e il ricovero al Regina Margherita di Torino. Non ce l’hanno fatta nemmeno Angelo Vito Gasparro, di 45 anni, e la moglie Roberta Pistolato, che compiva 40 anni proprio ieri. Entrambi erano originari di Bari, ma vivevano a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza.
Incidente funivia Stresa: cosa è successo ieri
La cabina della linea Stresa-Mottarone era quasi arrivata al termine della sua corsa, a pochi metri all’arrivo, quando il cavo trainante si è spezzato, innescando la tragedia che ieri, domenica 23 maggio 2021, è costata la vita a 14 persone. Secondo quanto ricostruito finora sulle dinamiche dell’incidente, poco prima di mezzogiorno la cabina della funivia, che stava procedendo in salita, è scivolata all’indietro lungo la fune portante, dopo che la fune trainante si è spezzata per ragioni non ancora chiarite.
La cabina si è schiantata a gran velocità contro l’ultimo pilone della funivia. Poi è caduta da un’altezza di circa 20 metri, e ha rotolato per qualche decina di metri, fermandosi contro due tronchi di alberi.La zona della caduta, impervia e lungo un pendio, ha reso difficili i soccorsi, a cui hanno partecipato il Soccorso alpino, i Vigili del fuoco e gli operatori del 118. Esisteva infatti il rischio che la cabina potesse continuare a scivolare anche mentre i soccorritori cercavano di estrarre i corpi dal suo interno. Altri corpi, invece, sono stati trovati a decine di metri di distanza, probabilmente dopo essere stati sbalzati fuori durante l’impatto col pilone. La fune è crollata nella parte più alta del tragitto che, partendo dal lago Maggiore arriva a quota 1.491 metri. Il cedimento si è verificato a 300 metri dalla vetta della montagna dove c’è la stazione di arrivo. La funivia che raggiunge quota 1491 metri è stata rimessa in funzione il 24 aprile dopo il lockdown. Compie un tragitto di 20 minuti dal lago al Mottarone, e ogni 20 minuti parte una nuova corsa.