Incidente di Alcamo, morto anche il secondo fratellino: il padre che guidava era positivo a cocaina
Dopo 12 giorni tra la vita e la morte in un ospedale di Palermo
Incidente di Alcamo, morto anche il secondo fratellino
È morto anche il piccolo Antonino, il secondo fratellino coinvolto nell’incidente del 12 luglio ad Alcamo, sull’autostrada Palermo-Mazara del Vallo. Nello schianto dell’auto era morto sul colpo anche il fratello maggiore di Antonio, Francesco, 13 anni.
Alla guida dell’auto c’era il padre, Fabio Provenzano, 34 anni, risultato positivo alla cocaina. L’uomo è ancora ricoverato all’ospedale Villa Sofia di Palermo: è in gravi condizioni e viene tenuto in coma farmacologico.
La droga, la folle corsa e il video
Il padre, il fruttivendolo di Partinico Fabio Provenzano, si era lanciato in una corsa folle con la sua Bmw 320, riprendendosi col telefonino e poi finendo fuori dalla carreggiata. Pochi istanti prima dello schianto aveva postato un video su Facebook, poi rimosso, dove si vede l’uomo che si riprende mentre percorre l’autostrada.
Un video, acquisito dalla Procura, che riprende gli ultimi momenti della folle corsa.
Nel filmato come sottofondo si sente il rombo del motore. In primo piano al buio c’è la faccia del guidatore della vettura che si riprende, poi lo schermo diventa nero.
L’auto è stata ritrovata sull’autostrada A29 completamente accartocciata dopo un impatto violentissimo. Ancora non è chiaro cosa sia successo quella notte. La polizia stradale con i periti sta cercando di ricostruirlo.
Secondo gli esami tossicologici consegnati alla Procura di Trapani, che ha aperto una inchiesta, Fabio Provenzano era sotto l’effetto della cocaina. L’esame tossicologico ha aggravato la posizione dell’uomo indagato per omicidio stradale con l’aggravante “del fatto commesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.
I funerali di Francesco
Tre giorni dopo l’incidente si sono svolti nella chiesa Maria Santissima degli Agonizzanti a Partinico i funerali di Francesco. La madre ha poggiato un mazzo di rose sul feretro del ragazzino, dopo che la bara bianca è stata accolta in chiesa dagli applausi ed è stata accompagnata dagli amichetti di Francesco.