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Incendio in un’azienda di cannabis a Trezzano

Immagine di copertina
I vigili de fuoco intervengono per spegnere un incendio divampato all'interno di una ditta che commercializza cannabis legale a Trezzano sul Naviglio (Milano), 20 settembre 2019. ANSA/Alberto Cattaneo

Le fiamme precedute da un'esplosione. Gravissimi due fratelli di 20 e 25 anni

Incendio Trezzano, esplosione in azienda cannabis light

Incendio a Trezzano sul Naviglio, in un’azienda di cannabis light in via Edison. Gravissimi due operai, due fratelli di 20 e 25 anni. Ferito anche il padre dei due ragazzi.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri e dai vigili del fuoco, l’incendio sarebbe scoppiato per motivi accidentali. L’azienda di Trezzano, nel Milanese, Tree of light, è a conduzione familiare. Si occupa di produzione e vendita di infiorescenze di canapa con principi attivi entro i limiti di legge, cosiddetta cannabis light.

I feriti sono i fratelli Sergio e Giuseppe Palumbo, titolari dell’azienda. I due avrebbero tentato di spegnere l’incendio, rimanendo ustionati dalle fiamme. Il più grave è Giuseppe, che è stato trasferito al centro grandi ustionati di Niguarda.

Il terzo coinvolto è il loro padre, Saverio Sergi, di 66 anni, trasportato in ospedale in condizioni serie ma meno preoccupanti. I due fratelli hanno riportato ustioni diffuse su tutto il corpo e secondo quanto riferito dai soccorritori, il più giovane ha un quadro clinico disperato.

In un paio d’ore i vigili del fuoco hanno spento le fiamme divampate, secondo i primi accertamenti, dopo l’esplosione di un serbatoio di gas. I carabinieri stanno lavorando per accertare le cause dell’accaduto.

I racconti dei testimoni

I testimoni hanno raccontato di aver sentito, prima dello scoppio dell’incendio di Trezzano, alcuni botti, “come fossero petardi”, poi un’esplosione violentissima. C’è stato anche chi ha raccontato di aver visto fisicamente “volare” gli operai vicini all’area dello scoppio.

Tutte le ditte circostanti sono state evacuate mentre i vigili del fuoco terminavano le operazioni di spegnimento. “Nessun rischio per l’ambiente”, ha scritto sul suo profilo Facebook il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero.

Cosa è la cannabis light

La cannabis light è quella ricavata da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa e povera di THC, la sostanza responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis.

La differenza tra la cannabis light e la marijuana sta proprio nella quantità del principio attivo: il tetraidrocannabinolomeglio conosciuto come Thc. Nel primo caso questo è inferiore allo 0,2 per cento, nel secondo, invece, il livello varia dal 5 al 20 per cento (qui un approfondimento sulle differenze con la marijuana).

Le piante selezionate per la tipologia light, inoltre, sono ricche di CBD, il cannabidiolo, cioè il composto non psicoattivo utilizzato anche per la marijuana medica.

Che cos’è la cannabis light e perché sta facendo discutere

Il 14 gennaio del 2017, è entrata in vigore la legge sulla canapa in Italia e c’è stato un incremento della richiesta di sostanze legale in diverse città italiane. La pianta serve anche per scopo tessile, edile, alimentare e per la produzione di carta.

Sono nati così dei negozi growshop che hanno iniziato a vendere esclusivamente marijuana light, senza effetti psicotropi (Scoprite cosa vendono esattamente i cannabis shop).

La rivista European Economic Review, ha pubblicato uno studio secondo cui “l’apertura dei canapa shop in Italia ha diminuito lo spaccio del 12 per cento”.

Il dato è dei professori Vincenzo Carrieri, Francesco Principe e Leonardo Madio, autori della ricerca,. Hanno ottenuto questo risultato incrociando i dati relativi ai canapa shop e quelli sui sequestri di cannabis effettuati della polizia dopo il 2016, anno in cui è diventata legale la versione light.

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