Ilva Taranto, processo Ambiente svenduto: chiesti 5 anni di carcere per Nichi Vendola
Processo Ilva, chiesto 5 anni di carcere per Vendola e 25 anni per i fratelli Riva
Cinque anni di reclusione sono stati chiesti per l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che è accusato di concussione aggravata in concorso nell’ambito del processo chiamato “Ambiente Svenduto” per il presunto disastro ambientale e sanitario generato secondo l’accusa dalle emissioni nocive dell’ex Ilva di Taranto negli anni di gestione della famiglia Riva. Secondo la tesi degli inquirenti, Vendola avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.
I pm del pool per i reati ambientali della procura di Taranto hanno chiesto 28 e 25 anni di reclusione per Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva, tra i 47 imputati (44 persone e tre società) nel processo sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico. Sono accusati di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.