Ilaria Cucchi risponde a Matteo Salvini: “Anch’io sono contro la droga e contro i rimborsi fasulli”
Ilaria Cucchi risponde alla reazione di Matteo Salvini
Continua il botta e risposta tra Ilaria Cucchi e Matteo Salvini. La sorella del geometra morto dieci anni fa ha annunciato di voler querelare il leader leghista e Salvini, di tutta risposta, si è detto tranquillissimo, “dopo le minacce di morte dei Casamonica e i proiettili in busta, non è certo una querela a mettermi paura”.
Ilaria Cucchi ha risposto con durezza alle parole dell’ex ministro dell’Interno e, in un post su Facebook, ha scritto: “Salvini mi paragona a Casamonica? Ai proiettili che gli hanno mandato? Insiste sul tema droga a commento della sentenza che condanna coloro che hanno pestato Stefano per omicidio preterintenzionale?”.
“Anch’io sono contraria alla droga come alle truffe ai danni dello Stato come alla Corruzione come ai rimborsi fasulli a spese dei cittadini normali come me che pagano le tasse e non hanno 80 anni per mettersi in pari. E non amo i diamanti”, ha concluso la sorella del geometra romano alludendo ai 49 milioni indebitamente incassati dalla Lega mediante i rimborsi elettorali per il triennio 2008-2010.
La risposta di Matteo Salvini è arrivata subito dopo che Ilaria Cucchi ha annunciato di querelare l’ex ministro dell’Interno per il suo commento a margine della sentenza che lo scoro 14 novembre ha condannato per omicidio preterintenzionale a 12 anni i due carabinieri che pestarono Stefano Cucchi.
“Il signor Matteo Salvini non può giocare sul corpo di Stefano Cucchi. Non posso consentirglielo”, ha scritto Ilaria Cucchi. Il messaggio è accompagnato dalla nota foto del volto tumefatto di Cucchi dopo la sua morte. “Immagino che questo post verrà oscurato da Facebook perché idoneo ad urtare la sensibilità di qualcuno mentre, viceversa, non vengono oscurati tutti i commenti ed i post di insulti e minacce e falsità che, molto bene organizzati, sono comparsi sui social dopo la presa di posizione pubblica dell’ex Ministro dell’Interno”, ha continuato la sorella Ilaria.
“Lo devo a mio fratello. Lo devo a mia madre che, pur estremamente sofferente, ha trascorso tutta la giornata del 14 novembre scorso in attesa di una sentenza che ci rendesse giustizia. Lo devo a mio padre la cui fiducia nello Stato ha fatto sì che compisse il sacrificio più pesante che si potesse chiedergli: denunciare il proprio figlio, da morto e dopo averlo visto in queste terribili condizioni, per la sostanza stupefacente trovata a casa sua”, ha continuato la sorella di Stefano.
“Stefano Cucchi ha sbagliato ed avrebbe dovuto pagare ma non morire in quel modo. Il giorno in cui viene pronunciata la sentenza ha il coraggio di dire quelle parole come se fosse al bar e parlasse ai suoi amici? Sono solo una normale cittadina ma non posso fare altro che querelarlo”, ha spiegato ancora Ilaria Cucchi.
“Mi piacerebbe tanto che l’attuale Ministro dell’Interno sostituisse la costituzione di parte civile fatta proprio dal sig. Salvini con la propria”, ha concluso Ilaria Cucchi. “Non sono un avvocato ma forse potrebbe essere possibile. Ed ora che i leoni da tastiera si scatenino pure con le loro menzogne sempre più raffinate e costruite ad arte. Io vado avanti”, ha concluso.