Il servizio “dimentica” l’attacco di Zelensky a Berlusconi, Tg1 nella bufera. Maggioni: “Un errore”
Il servizio “dimentica” l’attacco di Zelensky a Berlusconi, Tg1 nella bufera. Maggioni: “Un errore”
Una delle notizie più importanti della settimana, ignorata dal telegiornale più seguito del paese. È l’accusa lanciata al Tg1, colpevole secondo l’opposizione di non aver accennato alle dure parole rivolte da Volodimir Zelensky a Silvio Berlusconi durante la visita a Kiev della presidente del Consiglio.
Nel telegiornale andato in onda alle 20 di mercoledì scorso non c’e alcuna traccia della replica del presidente ucraino al Cavaliere, riprese dalla stampa di tutto il mondo e finite al centro del dibattito politico degli ultimi giorni. “Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata dai missili, mai siano arrivati con i carri armati nel giardino di casa sua, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare o la moglie ha dovuto cercare da mangiare e tutto questo per amore dei fratelli russi”, le parole dette da Zelensky nella conferenza stampa con Giorgia Meloni, che non avevano trovato spazio nel resoconto dell’inviato Rai Francesco Maesano.
Secondo la direttrice Monica Maggioni “si è trattato di un errore nella catena di controllo”, poi corretto nelle edizioni successive. “La nostra posizione è chiarissima”, ha detto a La Repubblica, replicando alle accuse del Partito democratico. “Basta guarda le successive edizioni della sera e poi quelle delle sette, delle otto e delle 13,30 del giorno dopo. Peraltro pensare di giocare alla censura di una conferenza stampa internazionale è semplicemente ridicolo”.
“La frase di Zelensky su Berlusconi ha tenuto banco nelle cancellerie di tutto il mondo, ma il Tg1 l’ha praticamente ignorata”, ha detto il senatore del Pd Francesco Verducci, definendo il caso “l’emblema un’informazione da mesi piegata alla propaganda della destra. E senza neanche un luogo dove poterne discutere come la Vigilanza. Perciò non ci resta altro che denunciare quello che sta avvenendo all’Agcom”.
L’opposizione contesta “l’eccessivo spazio” riservato a Meloni e ad altri esponenti della maggioranza, accusando Tg1 e Tg2 di ignorare notizie scomode, in assenza del controllo della commissione di Vigilanza che ancora non è stata costituita. “Le prime due testate del servizio pubblico sono ormai ridotte a trombettieri della destra e mi pare evidente il tentativo della maggioranza di rimandarne sine die l’insediamento per continuare a spadroneggiare in totale spregio del pluralismo”, ha detto il deputato del Pd Vinicio Peluffo.