Il funerale di Giulia Cecchettin sarà in diretta tv: “un messaggio per il mondo”
Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, è riuscito a far trasmettere i funerali della figlia vittima di femminicidio in diretta tv sulla Rai. Una volontà per fare in modo che il messaggio arrivi a quante più persone possibile.
La gigantografia di Giulia Cecchettin, la 22enne uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta, affissa fino ad oggi sulla parete del Municipio di Vigonovo, è stata trasferita a Padova per il funerale e collocata nello spazio antistante la basilica di Santa Giustina dove si terranno le esequie. Gli uffici comunali saranno chiusi al pubblico a Vigonovo, ad eccezione dell’ufficio di Stato Civile, dalle 11 alle 13 di domani sempre nel corso dei funerali. Sono gli atti previsti dall’ordinanza firmata oggi dal sindaco Luca Martello. “Ritengo di interpretare il comune sentimento della popolazione, proclamando il lutto cittadino in segno di cordoglio, di rispetto e di partecipazione al profondo dolore dei familiari – scrive il sindaco -. lnvito anche le attività private, le associazioni, la scuola e le famiglie a riverberare nell’intera giornata di martedì, e nelle due ore indicate, particolari azioni e segni di adesione e condivisione al lutto e alla riflessione”.
“Il tuo sorriso è il tuo messaggio più bello, il tuo amore un messaggio per il mondo” sono le parole scelte per l’epigrafe accompagnata da un vaso di fiori disegnato dalla ragazza che sognava di diventare un’illustratrice dopo gli studi in ingegneria. Gino ha spiegato di avere indicato per le esequie l’ampia basilica di Santa Maria Giustina a Padova proprio perchè il “messaggio” arrivi a più persone possibile.
Domani parlerà in chiesa, da giorni ha confidato di essere alla ricerca delle parole giuste, con qualche difficoltà. “Non sono bravo con le parole, chiedetemi semmai di elettronica”. Il senso però lo aveva anticipato ai compagni di studi della figlia inaugurando una panchina rossa nell’ateneo: “Bisogna prendere questa storia come un esempio per trasformare la vita di altre persone in futuro. Stare qui a piangere con le mani in mano non serve a nulla, dobbiamo proteggere le altre ragazze perchè Giulia questo avrebbe voluto”.
Sono diecimila le