Hacker filo-russi attaccano l’Italia per il terzo giorno consecutivo: colpiti i siti di banche e aziende della difesa e dei trasporti

Continuano le ondate di attacchi rivendicati dal gruppo filorusso NoName057(16) per ritorsione contro le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nei giorni scorsi aveva paragonato l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca alla guerra di aggressione del Terzo Reich
Per il terzo giorno consecutivo un attacco hacker rivendicato da un gruppo filo-russo ha colpito l’Italia per ritorsione contro le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo scorso 5 febbraio, ricevendo una laurea honoris causa a Marsiglia, aveva paragonato l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca alla guerra di aggressione del Terzo Reich.
Se lunedì 17 e martedì 18 febbraio i pirati informatici avevano preso di mira decine di siti-web di ministeri, corpi militari e aziende finanziarie e industriali, oggi sono tornati a colpire alcune banche, imprese del trasporto pubblico e del settore difesa e degli armamenti. Anche stavolta l’aggressione è stata rivendicata su Telegram dal gruppo filorusso NoName057(16). Tra i bersagli di oggi figurano i siti-web di Mediobanca, Nexi, Benelli, Fiocchi e Danieli, alcuni dei quali sono risultati brevemente non raggiungibili.
Anche in questo caso, come nei precedenti, gli hacker filorussi hanno utilizzato un attacco Ddos (Distributed denial of service), che punta a rendere irraggiungibili i siti-web inondandoli di richieste di accesso. Intanto l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale è intervenuta per avvisare i target e dare supporto per il ripristino delle funzionalità dei siti colpiti.
Negli scorsi giorni la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aveva minacciato Mattarella e l’Italia: “Nella sua veste di presidente ha dichiarato di ritenere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non rimarrà mai senza conseguenze”. “Anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura”, aveva detto il presidente della Repubblica.