“Nervi saldi, niente panico, usiamo il cervello ed il buon senso”. Un invito a mantenere la calma nonostante la crescita dei contagi da Covid-19 arriva da Guido Silvestri, virologo alla Emory University di Atlanta, che su Facebook spiega: “La cavalleria degli anticorpi sta arrivando, e mentre aspettiamo – con noi del settore che lavoriamo per farli arrivare in Italia al più presto – cerchiamo tutti di stare calmi (keep calm and carry-on, come dicevano gli inglesi sotto le bombe di Hitler), e di non fare scelte che potremmo rimpiangere amaramente, come quella di un lockdown generalizzato o di richiudere le scuole”.
Il virologo spiega: “È uscito ieri sul New England Journal of Medicine, la Bibbia della ricerca clinica, il primo studio dell’anticorpo monoclonale neutralizzante LY-CoV-555 (alias Brenno).
Risultato principale: se usato ai primi sintomi, riduzione del rischio di finire in ospedale del 72% (da 6.3% a 1.6%). Dai dati preliminari dell’uso insieme a Dodi (LY-CoV-016) — non in questo articolo — la riduzione di questo rischio sale ad oltre 85% nei soggetti a rischio (età >65 anni e BMI > 35).
Poi ci sono anche Fede e Luca, cioè i due anticorpi di Regeneron (REGN10933 e REGN10987), quelli dati a Trump, che hanno dato risultati simili, forse anche un po’ migliori. Per non parlare di altri in via di sperimentazione, tra cui quelli potentissimi di GSK, previsti per marzo, e i famosi nanocorpi per spray nasale (le “truppe cammellate”, per cui ci vorrà più tempo)”.
A parlare degli anticorpi monoclonali nei giorni scorsi è stato Rino Rappuoli, uno dei massimi esperti di vaccini al mondo, attualmente direttore scientifico e il responsabile della attività di ricerca e sviluppo esterna presso GlaxoSmithKline (GSK) Vaccines di Siena. Rappuoli ritiene che la cura a base di anticorpi monoclonali che sta sperimentando contro il Covid-19 potrà essere pronta a febbraio.