Chi è Guido Russo, il dentista No vax di Biella con il braccio in silicone: “Dovevo lavorare”
Guido Russo è il dentista No vax che giovedì 2 dicembre, a Biella, ha tentato di ingannare le infermiere del centro vaccinale con un braccio finto in silicone, così da ottenere il Green pass e poter continuare a esercitare la sua professione. Cinquantasette anni e due studi odontoiatrici, uno da titolare a Biella e uno da socio, Russo è stato denunciato per truffa e, secondo quanto riporta La Repubblica, l’ordine ha annunciato provvedimenti disciplinari immediati.
Già mesi fa il dentista No vax era stato sospeso proprio per essersi rifiutato di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid, obbligatoria per i sanitari. L’uomo non poteva più lavorare, e allora aveva pensato bene di organizzare la truffa del braccio in silicone. Come ricorderete, lo scorso giovedì ha avuto la grande idea di presentarsi al centro vaccinale Biver Banca di via Carso con un braccio in silicone e un busto dai deltoidi gonfiati che si usano sui set cinematografici per evitare la vaccinazione contro il Covid. Filippa Bua, 60 anni, infermiera, se n’è accorta. Un’incredibile vicenda che ha fatto il giro del web, anche all’estero. Ora Russo, oltre alla denuncia per truffa, rischia anche la radiazione.
D’altronde il professionista non faceva nulla per nascondere il suo essere No vax, anzi era per lui motivo di orgoglio. Nel suo studio di Biella infatti campeggiava un cartello che così recitava: “La presentazione del green pass è esclusivamente volontaria”. “Non credo al vaccino, non l’ho fatto prima e non voglio farlo adesso. Ma ho bisogno del Green pass per lavorare”, avrebbe detto il dentista all’infermiera che lo ha smascherato. “Vorrà mica che abbia tutti questi pettorali”, avrebbe aggiunto ridendo, per poi chiedere di “chiudere un occhio” nell’estremo tentativo di impietosire l’infermiera. Ma Filippa Bua non ci ha pensato un attimo, lo ha subito portato dal medico di turno, firmando con lui il verbale allegato alla denuncia.
L’infermiera ha poi raccontato: “Ho subito intuito che qualcosa non andava. Siamo professionisti, ma di cose tanto fantasiose non mi erano mai accadute”. Il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha definito la truffa “un’offesa al sistema sanitario piemontese”. Secondo quanto fa sapere La Stampa, l’arto finto acquistato da Russo è in vendita su Amazon. E tra i commenti c’è chi suggerisce: “È utilizzabile per l’iniezione vaccinale”.