Guerra in Ucraina, in Italia è corsa all’acquisto di bunker: “Isteria ingiustificata”
Il conflitto in corso tra Ucraina e Russia fa crescere la tensione anche nel nostro Paese. Aumenta infatti la preoccupazione degli italiani per la loro sicurezza, e così c’è già chi pensa a dotarsi di rifugi antiatomici. “Le richieste per la realizzazione di bunker sono improvvisamente aumentate: un’isteria ingiustificata”, spiega l’imprenditore Giulio Cavicchioli, titolare di un’impresa mantovana specializzata nella realizzazione di bunker e rifugi.
Un’ansia, spiega l’imprenditore, totalmente ingiustificata: “Un’avvilente corsa all’acquisto spinta da un impulso emotivo”. Pur andando contro i suoi stessi interessi, Cavicchioli parla di “un’ingiustificata isteria dovuta alla paura della guerra anche qui in Italia e questo mi dispiace molto”. La sua azienda, “Minus Energie”, che produce a Lucerna, ha collaborato con la Nato e l’Aviazione italiana e da anni importa sistemi per la realizzazione di costruzioni di massima sicurezza.
Eppure l’imprenditore da quando la Russia ha invaso l’Ucraina sta ricevendo decine di richieste al giorno, tra mail e telefonate: “Molte arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi, mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa”. Le richieste – spiega ancora Cavicchioli – arrivano soprattutto da professionisti e gente benestante del Centro e Nord Italia che desiderano “proteggere la loro famiglia”. Per lo più però, racconta l’imprenditore, si tratta di persone non particolarmente facoltose, visto che spesso i ricchi dispongono già di jet o elicotteri che per loro costituiscono già una valida via di fuga. Ma quanto costerebbe un bunker? Neanche pochissimo: tra i 50 e 90mila euro.