Gruppo Fs, i lavori per rendere moderna ed efficiente la rete ferroviaria italiana
Mentre la maggior parte degli italiani approfitta delle ferie estive per rilassarsi sulle spiagge e godere di un po’ di meritato riposo, c’è una categoria di lavoratori che non conosce pause stagionali: sono gli operai e i tecnici dei cantieri ferroviari. Questi professionisti dedicano le loro giornate a garantire la manutenzione, il potenziamento e la realizzazione di nuove opere infrastrutturali – tra cui binari, linee elettriche, sistemi di segnalamento – al fine di garantire la circolazione in sicurezza dei treni.
Proprio in questo periodo proseguono a ritmi spediti molti lavori su tutta la linea ferroviaria, da Nord a Sud, per trasformare la mobilità delle persone e il trasporto delle merci nell’ottica di un trasporto sempre più integrato e amico dell’ambiente, così come indicano anche gli obiettivi dell’Unione Europea in tema di trasporto e sostenibilità.
Gli interventi di sviluppo in realizzazione e in progettazione sono tutti orientati ad estendere alla più ampia parte del Paese capacità di connessione e, di conseguenza, valorizzazione e omogeneità territoriale, nonché forza di attrazione verso la modalità ferroviaria da parte di sempre più persone. Nella maggior parte dei casi – proprio per far fronte alle interruzioni della circolazione dovuta ai lavori – Trenitalia (Gruppo FS) ha attivato servizi di bus sostitutivi proprio per garantire la mobilità dei viaggiatori, mentre nelle zone interessate e a maggior impatto è stata potenziata l’assistenza sia in presenza che per via digitale, con supporto e informazioni dedicate.
Con questo spirito nel centrare gli obiettivi programmati e straordinari, il lavoro estivo dei cantieri ferroviari non è solo una dimostrazione di impegno e professionalità, ma anche un investimento fondamentale per un domani in cui la ferrovia italiana possa continuare a essere un modello di eccellenza in Europa. E mentre i treni continuano a correre, possiamo guardare al futuro con fiducia, sapendo che ci sono intere squadre di professionisti che lavora instancabilmente per portarci sempre più lontano, in sicurezza e con il massimo confort.
Con 17mila km di rete ferroviaria e oltre 2.000 punti di accesso a servizio dei viaggiatori per il network del Traporto Pubblico locale (TPL) viene assicurata la disponibilità di una fitta ed estesa infrastruttura di collegamento che serve direttamente tutti i comuni italiani con più di 75.000 abitanti e il 97% dei comuni con più di 50.000 abitanti. In tutto il Paese il trasporto pubblico locale è probabilmente il segmento di trasporto di FS che più incide sulla qualità della vita delle persone che ne fanno uso. Su di esso si concentra il massimo sforzo produttivo e su di esso si concentrano crescenti esigenze e aspettative di puntualità, alta frequenza cadenzata, accessibilità e raggiungibilità, disponibilità di stazioni confortevoli, vivibili e integrate con le altre modalità di trasporto. L’Italia delle 100 città è infatti l’Italia delle oltre 2.000 stazioni, nodi fondamentali della rete in cui le attività e i servizi ferroviari entrano in contatto diretto con i viaggiatori, e in cui l’infrastruttura ferroviaria entra in contatto con le realtà urbane, valorizzandole, e con i loro abitanti.
Caratterizzato negli ultimi anni dalla continua crescita dei servizi sul network dell’Alta Velocità, il settore della lunga percorrenza è stato protagonista di una profonda trasformazione negli stili di vita e di lavoro delle persone e nella mobilità nel Paese. L’Alta Velocità ha ridotto le distanze, accorciando il Paese e avvicinando i cittadini, con importanti effetti nell’economia nazionale (PIL e occupazione), nell’evoluzione del sistema dei trasporti, nel turismo, nel mercato immobiliare dei centri urbani. E con benefici per l’ambiente, legati alla riduzione di anidride carbonica emessa in atmosfera grazie allo shift modale dall’auto privata e dall’aereo. Gli interventi di sviluppo in realizzazione e in progettazione sono tutti orientati ad estendere alla più ampia parte del Paese la stessa capacità di connessione e valorizzazione territoriale e la stessa forza di attrazione sulla modalità ferroviaria, garantendo omogeneità di prestazioni nazionali e rafforzando i collegamenti del sud con i grandi corridoi europei.
Equilibrio tra tecnologie, persone e organizzazione per la sicurezza in ogni suo aspetto: circolazione dei treni ed esercizio ferroviario, sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Il Gruppo FS e le sue società operative sono impegnate nella prevenzione dei rischi, la gestione consapevole e la promozione di una cultura della salvaguardia e della sicurezza, sia all’interno dell’azienda, sia all’esterno, nei rapporti con partners e stakeholder.
L’innovazione tecnologica è una delle assolute priorità, non solo per accompagnare l’evoluzione infrastrutturale, ma anche per anticiparla, al fine di rendere la ferrovia italiana tra le più sicure in Europa. Sviluppate secondo i piani definiti con lo Stato per migliorare le prestazioni dell’infrastruttura in termini di sicurezza, velocità, capacità, puntualità, affidabilità, qualità dei servizi alle imprese di trasporto e ai viaggiatori, le tecnologie ferroviarie comprendono l’insieme di impianti e sistemi elettromeccanici, elettronici e automatizzati che – dietro il presidio degli operatori sia a terra che a bordo treno – contribuiscono ad assicurare la circolazione in sicurezza sull’intera rete, nonché il supporto e l’ottimizzazione di tutti gli altri processi connessi all’esercizio ferroviario: dalla manutenzione delle linee, all’informazione al pubblico, all’elettrificazione della rete, alla telesorveglianza degli asset. Con una crescente velocità del cambiamento – sia in atto, sia atteso – del mondo esterno e della società in particolare, la capacità delle infrastrutture di trasporto di continuare a esprimere valore sociale dipenderà da quanto esse riusciranno a rispondere e adattarsi alla mutazione del contesto esterno e delle esigenze o aspettative di mobilità future.
I lavori
I lavori di manutenzione e di costruzione di nuove linee sulla rete ferroviaria italiana sono fondamentali per migliorare i collegamenti in treno e garantire in primis la sicurezza, ma anche regolarità e puntualità, ai passeggeri.
Inoltre, i tempi stretti del PNRR insieme alla necessità di migliorare le infrastrutture ferroviarie spingono a paragonare la rete ferroviaria a una casa in ristrutturazione. Così come con una casa in ristrutturazione, si continua a invitare ospiti seppur nei disagi, l’impostazione del Gruppo FS è comunque mantenere per quanto possibile i collegamenti fra le principali località senza chiudere del tutto le linee ferroviarie come invece succede in altri Paesi europei.
La rete ferroviaria è al centro di una rivoluzione senza precedenti, una accelerazione resa possibile grazie anche ai fondi PNRR che come noto prevedono un rigoroso rispetto dei tempi.
Nuove opere e non solo: RFI ha programmato una serie di interventi straordinari sull’infrastruttura per potenziare capillarmente da Nord a Sud le principali linee ferroviarie del Paese. L’obiettivo è innalzare gli standard di efficienza della rete per garantire un’infrastruttura sempre più moderna, integrata, accessibile, performante, affidabile e veloce, per il trasporto di passeggeri e merci.
Sono previsti circa 124 miliardi di euro di investimenti in infrastrutture ferroviarie nei prossimi 10 anni, per migliorare la mobilità e i servizi, colmare il gap tra Nord e Sud d’Italia e collegare il Sud all’Europa. Per quanto riguarda gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria volti ad ammodernare l’infrastruttura e innalzare gli standard di efficienza, affidabilità e sicurezza RFI investe in media circa 3,5 miliardi di euro ogni anno.
Nella fase di realizzazione degli investimenti ferroviari, i benefici più tangibili e immediati sono legati alla nuova occupazione mobilitata dai cantieri e dalla occupazione indiretta e indotta generata lungo tutta la filiera e negli ambiti produttivi indirettamente impattati, con effetti sullo sviluppo economico delle aree interessate.
Si stima che nel 2024, a fronte di una spesa per investimenti pari a circa 9 miliardi di euro, si genererà un impatto complessivo (diretto, indiretto e indotto) di circa 6 miliardi di euro in termini di “Valore Aggiunto” e circa 81mila occupati nell’anno, di cui il 33% è rappresentato dall’occupazione femminile.
Principali cantieri
Previsto il rinnovo di 6 deviatoi, i cosiddetti scambi, con lavorazioni che si svilupperanno su tre differenti aree di cantiere (Campegine, Rubiera e Modena). L’infrastruttura AV fra Milano e Bologna, seppur giovane, necessita di questi interventi per il miglioramento della gestione della circolazione.
Oltre ai tecnici RFI, verranno impiegati circa 60 tecnici dell’impresa esecutrice distribuiti nei tre cantieri, con turnazioni che consentono di sfruttare le intere giornate ottimizzando quindi l’avanzamento delle lavorazioni. I lavori rientrano nei piani di manutenzione straordinaria dell’infrastruttura ferroviaria e si aggiungono agli interventi di manutenzione che vengono sistematicamente svolti durante tutto l’anno in orario notturno in assenza di circolazione. Obiettivo delle lavorazioni è garantire la piena efficienza ed affidabilità di questa sulla quale transitano giornalmente quasi 200 treni. Investimento: 5 milioni di euro.
Proseguono i lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della linea convenzionale Bologna-Prato, finalizzati a garantire il collegamento dei porti dell’area logistica costiera toscana e del sistema logistico e portuale emiliano-romagnolo con il centro e il nord dell’Europa, contribuendo nel contempo a incrementare gli standard di regolarità della circolazione. I lavori permetteranno di adeguare le gallerie agli standard europei per il trasporto merci.
Sono fino a 300 i tecnici di RFI (Gruppo FS Italiane) e delle imprese appaltatrici impegnati nei cantieri con l’ausilio di 20 mezzi d’opera. L’attuale pianificazione dei lavori ne prevede la conclusione per la fine del 2025 (in corso incontri con le Regioni per il programma definitivo delle attività del 2025). L’investimento complessivo è di oltre 530 milioni di euro.
Nei periodi di chiusura della linea vengono effettuati interventi all’infrastruttura – gallerie, binari, linea elettrica – e agli impianti tecnologici per la circolazione dei treni. Le attività più complesse in corso sono quelle di allargamento delle 17 gallerie all’interno delle quali corrono 13 dei 31 chilometri che separano Pianoro da San Benedetto Val di Sambro. Contestualmente sono in corso i lavori propedeutici per l’adeguamento a sagoma della Grande Galleria dell’appennino, di lunghezza pari a 19 km. Per tutte è necessaria la fresatura delle volte e l’adeguamento della linea di alimentazione elettrica dei treni. L’upgrading dei sistemi di gestione della circolazione aumenterà invece efficienza e affidabilità di tutto il traffico ferroviario, non solo merci ma anche pendolare e di media/lunga percorrenza.
Proseguono poi gli interventi di miglioramento dell’accessibilità nelle stazioni iniziati lo scorso anno, ovvero l’innalzamento dei marciapiedi e installazione degli ascensori nelle stazioni di Vernio e Vaiano. A Vaiano previsti anche la realizzazione di un nuovo marciapiede a servizio del binario 4 e il prolungamento del sottopassaggio. Inoltre, è in corso l’innalzamento del secondo marciapiede della stazione di Pianoro e la manutenzione straordinaria dell’armamento nella Grande Galleria dell’Appennino.
Fino all’8 settembre Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, effettuerà importanti lavori di ammodernamento e rinnovamento tecnologico sulla linea Attigliano – Viterbo – Cesano. Gli interventi, che comporteranno la sospensione della circolazione ferroviaria tra Cesano e Viterbo, prevedevano inizialmente una durata di tre mesi contratta poi a 60 giorni grazie a un incremento delle maestranze e dei mezzi d’opera al lavoro nonché ad una ottimizzazione dell’organizzazione cantieri. La scelta del periodo di interruzione è ricaduta nel momento dell’anno che mostra un minor traffico pendolare perché coincidente con la chiusura dell’anno scolastico del periodo estivo.
I lavori sono propedeutici all’attivazione, anche sulla linea regionale FL3, della tecnologia ERTMS (European Rail Transport Management System), il più evoluto sistema per la supervisione e il controllo del distanziamento dei treni che porterà sensibili miglioramenti in termini di affidabilità, puntualità, velocità e di incremento degli standard di sicurezza. Già in uso sulle linee alta velocità, questa tecnologia viene ora progressivamente estesa anche alle linee ferroviarie convenzionali a uso regionale per poi completarne l’installazione su tutti i 16.800 chilometri di rete entro il 2036.