Green Pass, l’allarme di Coldiretti: “100mila non vaccinati nei campi. A rischio i raccolti”
Green Pass, l’allarme di Coldiretti: “100mila non vaccinati nei campi. A rischio i raccolti”
L’obbligo del green pass potrebbe mettere a rischio la raccolta nei campi, dove circa 100mila lavoratori ancora non sono stati vaccinati. Lo stima Coldiretti, secondo cui circa il 25 percento dei lavoratori agricoli italiani e stranieri non ha ancora ricevuto il vaccino contro il nuovo coronavirus, uno dei requisiti per ottenere la Certificazione verde Covid-19 che da venerdì sarà obbligatoria per tutti i lavoratori in Italia.
“Per non lasciare marcire le produzioni sugli alberi è importante intervenire per facilitare l’accesso al lavoro di quanti sono in regola” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, sottolineando che “l’attività agricola è legata ai cicli stagionali delle coltivazioni e non può essere fermata”.
Secondo la principale associazione dei coltivatori in Italia, l’obbligo scatterà per circa 400 mila lavoratori che in questo momento sono impegnati nelle campagne, dove è in pieno svolgimento la vendemmia.
Prandini ha chiesto misure per semplificare i controlli dei green pass. “È importante rendere disponibili alle aziende celermente i dati di chi è in regola con il green pass”, ha detto il presidente della Coldiretti, evidenziando come le aziende agricole “non possono contare sui tornelli per la verifica all’ingresso dei lavoratori”, essendo all’aperto. Inoltre ha chiesto di prorogare i permessi di soggiorno ai lavoratori stagionali extracomunitari già presenti in Italia, oltre alla pubblicazione il decreto flussi del 2021, il provvedimento con cui il governo stabilisce ogni anno quanti stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro.
Ieri Mario Draghi ha firmato il il decreto del presidente del consiglio dei ministri (dpcm) contenente le linee guida relative all’obbligo della certificazione verde Covid-19, che dal prossimo 15 ottobre sarà richiesto a tutti i lavoratori pubblici e privati fino al 31 dicembre. Secondo il decreto approvato all’unanimità dai membri del governo a settembre, che ancora deve essere convertito in legge dal parlamento, sono previste sanzioni fino a 1.500 euro e la sospensione dello stipendio per chi non ha la certificazione, rilasciata a chi si è vaccinato contro Covid-19, è guarito dalla malattia o risulta negativo al nuovo coronavirus.